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La decadenza degli Usa ed i drammi globali conseguenti: le previsioni di Toynbee

Un'Europa "re travicello"? Nel 1949 Toynbee scrisse che le società non scompaiono per morte violenta ma per suicidio

Anche per gli Usa è giunto il momento di fare i conti con la Storia che nella loro sterile supponenza avevano cancellato; anche per loro è giunto il momento del redde rationem, da anni evidente ad una lettura meno superficiale ed opportunistica del miracolo americano che mascherava la loro eutanasia culturale.

La Storia dimostra sempre la sua ciclicità ed in che modo le società arrivano ad un punto di ottimo e poi cominciano a collassare; questa ricorrenza storica è inflessibile nei meccanismi, ma opera in modi e tempi diversi a seconda del momento in cui un ciclo di vita di una società si sviluppa. L'implosione può durare a lungo, come è stato nei tempi recenti per l'Impero Britannico o come per quello Russo, ma quando comincia la china discendente è solo una questione di tempo.

La china discendente degli Usa è cominciata alla fine degli anni Settanta quando lo spirito del cambiamento di una società che prendeva coscienza del suo malessere trovava interpreti come Martin Luther King e Robert Kennedy, entrambi assassinati nel 1968 a distanza di pochi mesi l'uno dall'altro. Fu proprio Robert Kennedy nel commemorare la morte del primo a dire: «Non abbiamo certo bisogno di divisioni negli Stati Uniti, non abbiamo bisogno di odio, né di violenza o anarchia. Abbiamo invece bisogno di amore e saggezza, compassione gli uni verso gli altri, e di un sentimento di giustizia verso tutti coloro che ancora soffrono nel nostro paese, siano essi bianchi o neri».

Il richiamo di Kennedy suona oggi sinistro in una società che ha dimenticato la fraternita e l'uguaglianza che si trova scritta con caratteri di fuoco nel suo emblema: «E pluribus unum», una società che si è inventata la «democrazia – oligarchica», incapace di capire in quale fase della sua storia essa si trovi con una forma di tirannia della democrazia che diventa solo una drammatica foglia di fico.
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