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Il contributo di ANIEF al nuovo CCNL Istruzione e Ricerca

Marco Giordano candidato al CSPI nella lista Anief "Democrazia, responsabilità e partecipazione", candidato per la Scuola Secondaria di secondo grado

"Con la firma del nuovo contratto Istruzione e Ricerca, il contratto 19/21, Anief è riuscito a portare importanti e significative novità per il personale docente, Ata ed educativo. Tra queste, sicuramente la formazione, che finalmente, con il nuovo contratto, è riconosciuta a tutti gli effetti, e, in quanto tale, deve essere retribuita. Questa retribuzione deve avvenire, secondo il contratto, ricavando le ore di formazione all'interno di quel pacchetto di 40+40, quindi 80 ore annuali complessivamente, per le cosiddette attività funzionali all'insegnamento. E, se queste ore residue al pacchetto non dovessero bastare si dovranno retribuire le ore eccedenti di formazione a valere sul fondo per il miglioramento dell'offerta formativa". Lo dichiara Marco Giordano candidato al CSPI nella lista Anief "Democrazia, responsabilità e partecipazione", Segretario generale Anief e presidente regionale Anief Piemonte.

"Altro elemento di grande importanza nel nuovo contratto, è stato l'inserimento dei GLO, i gruppi di lavoro operativi per l'inclusione, fondamentali per l'inclusione degli studenti disabili, all'interno delle 40 ore previste dal contratto per i consigli di classe. Questo è molto importante, perché in questi ultimi anni abbiamo registrato dei problemi in molte scuole, perchè alcuni dirigenti pretendevano che queste riunioni si svolgessero al di fuori di qualsiasi cornice e regola contrattuale e limite temporale. Ora, questo non potrà più avvenire, perchè appunto, il contratto ha previsto un limite, che è appunto quello delle 40 ore dei consigli di classe", prosegue Giordano.

"Terzo e ultimo, veramente elemento storico di novità di questo contratto collettivo nazionale Istruzione e Ricerca, è il riconoscimento, finalmente anche per il personale precario, con contratto al 30 giugno o al 31 agosto, dei tre giorni di permesso retribuiti per motivi familiari o personali. Questo è veramente un dato storico, perchè dopo circa 30 anni di contrattazione collettiva questo non si era mia riuscito a ottenere, ma grazie per la prima volta alla presenza di Anief al tavolo delle trattative del rinnovo del contratto, sono arrivati anche i tre giorni di permesso retribuito per i precari. Per Anief, la lotta al precariato non è una vuota chiacchiera, ma è fatta di atti concreti, come questo", conclude Giordano.
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