L'emergenza coronavirus, esplosa ormai più di un mese fa, ci ha costretto in t
empi record a rivedere, rivoluzionandole, le nostre abitudini di
vita e di
lavoro. Un passaggio certamente
non facile e non privo di
criticità ma tanti
settori hanno risposto
"presente", in prima linea il
mondo della scuola che
- nonostante le difficoltà
- sta mettendo in campo
mezzi ed energie per rispondere alla
crisi.
Quel che si sta facendo è un l
avoro importante e serio: questo il messaggio lanciato a chiare lettere dal giovane sindacato della scuola
Anief, attraverso le parole del
Presidente Marcello Pacifico: "Il problema della
didattica a distanza dovrà essere, senza dubbio, affrontato dal Governo con un provvedimento normativo. Noi, come sindacato, però respingiamo l'idea che si debba recuperare il
tempo- scuola perso, non rendono merito
a chi sta lavorando ogni giorno nelle scuole, famiglie, dirigenti, alunni e ovviamente il corpo insegnante".
Ovviamente, non mancano le
criticità che devono essere affrontante e superate con
spirito di collaborazione. "In ogni scuola, classe non stanno avvenendo le stesse cose - prosegue Pacifico - bisogna procedere segnalando singoli casi che possono riguardare ad esempio problemi riguardanti la
mancanza di connessione oppure legati ai Giga, non meno importante il punto da chiarire sulla consegna dei
tablet che deve avvenire nel rispetto del
distanziamento sociale. E, soprattutto, voglio porre all'attenzione una criticità su tutte: la
mancanza di carta che, specie quando si fa
didattica a distanza, è invece centrale visto che i bambini vorrebbero fare dei disegni, colorare, oltre a scrivere. Sottolineo che dal punto di vista di
rispetto ambientale è corretto e importante
ridurre l'uso di carta, ma c'è da tener presente anche le esigenze dei
bambini. Il tutto peggiorato dallo stop
alla
vendita di prodotti non alimentari o “di prima necessità” all’interno dei
supermercati".
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Sono problemi seri, prosegue Pacifico, ma ciò non toglie che si
stia facendo didattica a distanza come fosse uno scherzo, mentre voglio ribadire che ognuno sta facendo la sua parte e dando il suo prezioso contributo, con i
dirigenti scolastici in prima linea per ribadire a gran voce che
la scuola c'è, come il Ministro ha ribadito più volte. Se poi ci sarà da recuperare, nei programmi, lo vedremo a settembre-ottobre. Ovviamente servono delle indicazioni chiare, senza cedere alle false sirene di chi ritiene che quanto fatto sia illegale o fuori dal contratto. Le
FAD (Formazione a Distanza) così come le
DAD (Didattica a Distanza) sono già disciplinati, i
collegi docenti si possono riunire a distanza con il codice di amministrazione digitale. Per questo, mi sento di dire che è davvero svilente pensare di aver fatto qualcosa rispetto alla quale bisognerà recuperare, come se non si fosse fatto niente. Ribadisco ancora con forza: si sta lavorando seriamente e io ringrazio tutti gli
operatori della scuola per quello che stanno facendo in un
momento così difficile per il nostro Paese".
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