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Scuola, Governo affronterà problema precari in modo strategico. Anief: presa d’atto storica dopo battaglia di 10 anni

Economia
Scuola, Governo affronterà problema precari in modo strategico. Anief: presa d’atto storica dopo battaglia di 10 anni
(Teleborsa) - Il ministero dell’Istruzione e del Merito continua a dichiarare di prestare particolare attenzione ai docenti precari, soprattutto quelli impegnati sul sostegno. "Per la prima volta si affronta il problema in modo strategico", ha affermato ieri il ministro Giuseppe Valditara, all’inaugurazione di Didacta Italia, edizione di Bari, ricordando che i precari sono circa 140mila, non più di 150mila; di questi oltre 100mila operano sul sostegno. Quindi Valditara ha confermato l’intenzione di cancellare progressivamente gli organici di fatto (che non porterebbero mai alle immissioni in ruolo) per collocarli in quelli di diritto.

Secondo Pacifico, "si tratta, indubbiamente, di primi segnali positivi: dopo avere preso atto, grazie al nostro lavoro decennale, del deferimento dell’Italia alla Corte di Giustizia Ue per l’abuso dei contratti a termine intrapreso alcun giorni fa dalla Commissione Europea, ma anche della recente apertura da parte del Governo riguardo il doppio canale di reclutamento per i docenti precari della scuola pubblica, attraverso le dichiarazioni del ministro Giuseppe Valditara e della sottosegretaria Paola Frassinetti sulla richiesta alla Commissione Ue”.

Su questo il giovane sindacato autonomo ha realizzato una cronistoria delle “tappe” che hanno posizionato Anief sempre più come sindacato, oggi anche rappresentativo, protagonista del panorama sindacale italiano, a partire dalla strenua lotta contro l’abuso dei contratti a termine: si tratta di sentenze favorevoli, denunce rilevanti, modifiche legislative e una serie di punti a favore centrati uno dopo l’altro.

"Sono tappe – ha continuato Pacifico - che hanno prodotto continui passi avanti per arrivare a raggiungere risultati importanti in un Paese, come l’Italia, dove per tradizione e per conservatorismi vari i precari continuano, ancora nel 2024, ad essere discriminati e trattati come se fossero lavoratori si serie B. Esemplari, in questo contesto, sono le continue denunce, e la raccomandazione del Consiglio d’Europa. Una opportunità, quella dell’indennizzo raddoppiato, come accaduto di recente ad Enna, dove un precario è stato risarcito con 14 stipendi pari a 32.000, che fornisce ancora maggiore spinta alla decisione di aderire ai ricorsi Anief al giudice del lavoro per ottenere il risarcimento danni", ha concluso Marcello Pacifico.
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