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Legge di Bilancio: Anief prepara la “batteria” per sciogliere i nodi della Scuola

Economia, Scuola
Legge di Bilancio: Anief prepara la “batteria” per sciogliere i nodi della Scuola
(Teleborsa) - La presentazione della Legge di Bilancio alla Camera è imminente "e già si è scatenata la corsa agli emendamenti": dalla sanità al tema dei Bitcoin, dalle politiche per la famiglia ai bonus edilizi, sia la maggioranza che l’opposizione stanno definendo le modifiche da apportare al testo. Nella lista delle modifiche da proporre vi sono anche temi che riguardano il miglioramento dell’Istruzione, dell’Università e dellla Ricerca.

"Il Governo, da parte sua, - scrive oggi la stampa specializzata - sembra intenzionato a evitare il muro contro muro degli "zero emendamenti" dello scorso anno, che aveva generato proteste e rinvii in Commissione Bilancio. L’obiettivo è quello di snellire l’iter parlamentare, limitando il numero di emendamenti presentati, sia per la manovra che per il decreto fiscale collegato, che inizierà il suo percorso al Senato. Resta il nodo delle risorse finanziarie a disposizione delle Camere, non ancora rese note" e quello degli aumenti stipendiali del pubblico impiego: "come si legge nella nota finale del Ministero dell’Economia, il governo ha stanziato i fondi per i rinnovi del contratto nel Pubblico impiego per i prossimi due anni (dunque anche per il settore dell’Istruzione e della Ricerca)".

"Avere già una parte delle risorse per il Contratto collettivo nazionale 2025-27 – sostiene Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – è certamente un bel segnale, però siamo convinti che quei soldi, si parla di tre miliardi di euro, dovrebbero andare a confluire sull’attuale Ccnl, quello del 2022-24, perché servono fortemente per rispondere all’innalzamento esponenziale del costo della vita dell’ultimo biennio superiore di sicuro al 15-16%. Il personale della scuola è anche quello tra i più poveri, se si guarda il compenso annuo, nella Pubblica amministrazione, per non parlare del confronto con l’Unione Europea o in generale con i Paesi dell’Ocse, rispetto ai quali rimaniamo, in media, indietro di almeno 10mila euro annui. Il 6% di aumento scarso previsto in questo momento per il 2022-24 non po' bastare".

"Come servono fondi per il personale aggiuntivo Ata Pnrr-Agenda Sud, per la Carta del docente da allargare anche a precari e personale Ata, per specializzare i docenti di sostegno, per collocare decine e decine di miglaia di cattedre di fatto nell’organico di diritto e altro ancora. Il Governo e il Parlamento, giunti a metà del percorso di legislatura, è bene che sciolgano questi nodi sin da subito, trovano le risorse necessarie con la Legge di Bilancio 2025. Noi faremo le nostre richieste, con emendamenti ad hoc, da introdurre nella manovra di bilancio. Se non verranno accettate – conclude il sindcalista dell’Anief - , è chiaro che a gennaio i problemi saranno ancora più difficili da affrontare".
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