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Redditometro, spesa pubblica ed il miraggio della "razionalità"


E' proprio tale indecisione che spinge a costanti richieste di liberalizzazioni, specie nei settori pubblici come la sanità dove il conflitto tra privato e pubblico sta minando la tenuta del sistema sanitario; anche in questo caso compare il "miraggio della razionalità". Presuppongono infatti che siano presenti nel sistema adeguate capacità di gestione e di regolazione e soprattutto che nelle amministrazioni pubbliche, specie quelle periferiche, e nelle aziende di produzione operanti nei settori oggetto di tali possibili liberalizzazioni vi sia una sufficiente capacità di gestione e rispetto delle norme.

Alla fine il quadro che rimane è complesso e confuso dalla scarsa preparazione dei soggetti amministrati ed amministratori a sua volta compromessa da un livello di moralità troppo bassa perché ci si possa fidare solo di fare delle norme sperando che siano attuate; il sistema socio-economico non sembra chiaramente governabile per un sistema collusivo troppo invadente alimentato da un modello di stato incapace di risolvere la sua posizione tra stato centrale o federale.

E' opinione di chi scrive che il modello di democrazia rappresentativa si realizzi più pienamente nel rispetto delle autonomie. La specificità di ogni territorio devono essere rappresentate direttamente dalle comunità locali le cui istituzioni devono rispondere alle proprie comunità in termini di risultati ottenuti e di attività svolte ma anche questa strada trova, sembra, insuperabili ostacoli creati da una burocrazia delle amministrazioni centrali ossessivamente presa dalle norme da rendere questo percorso una sorta di gara ad ostacoli già perdente all'inizio anche in questo caso il "miraggio della razionalità" colpisce ancora.
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