In pratica,
sosteneva Kindleberger, i regolatori non devono avere (e tanto meno comunicare al pubblico) quello che oggi chiameremmo un algoritmo delle loro decisioni e devono instillare nel sistema una certa dose di incertezza su chi sarà salvato e chi sarà dannato. Questa dose non deve essere però eccessiva, altrimenti il sistema diventa altamente instabile e in qualsiasi momento, anche a ciel sereno, può scatenarsi improvvisamente un'ondata di panico.
La realtà storica, inclusa quella del nostro secolo, mostra che l'arte del compromesso tra le due tesi ideologiche del non salvare nessuno e del salvare tutti è stata ricercata in quasi tutte le crisi recenti, ma con diverso successo. Si è dannata la Grecia per ammonire, addomesticare e poi sostenere gli altri paesi mediterranei, in particolare l'Italia. Si è sacrificata Bear Stearns nel marzo 2008 e ci si sarebbe potuti forse fermare lì, ma poi si è andati avanti e ci si è ritrovati l'anno successivo con 50 milioni di nuovi disoccupati in giro per il mondo.
Nel 2020 si è invece ecceduto nel salvare tutto e tutti (tranne le piccole imprese) e ci si è ritrovati l'anno successivo con l'inflazione a due cifre.
Trovare il compromesso ottimale è poi reso ancora più complicato dalla ricerca del consenso che ispira il mondo politico. In genere una parte maggioritaria dell'opinione pubblica rifiuta inizialmente l'idea di salvare i primi che affondano (se la sono cercata, perché devo pagare io con le mie tasse per i loro errori ecc.) ma invoca salvataggi aggressivi quando la crisi si allarga. Per questa ragione i governi rimangono spesso inizialmente passivi e intervengono in ritardo, quando il salvataggio costa molto di più.
Per quanto riguarda la
crisi bancaria degli ultimi giorni, l'intervento di sostegno dei governi, tanto negli Stati Uniti quanto in Svizzera, appare per una volta (almeno per il momento) equilibrato, così come è stato tecnicamente
abile l'intervento della Bank of England a sostegno dei fondi pensione nel novembre scorso, studiato nella tempistica anche per fare cadere il governo Truss.
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