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Banca Ifis porta a Roma 12 busti di Antonio Canova recuperati e restaurati

Cultura, Economia
Banca Ifis porta a Roma 12 busti di Antonio Canova recuperati e restaurati
(Teleborsa) - Banca Ifis torna a Roma Arte in Nuvola con 12 busti di Antonio Canova, all’interno di uno spazio dedicato che sarà allestito in occasione della fiera in programma dal 22 al 24 novembre 2024. È la prima volta che queste opere arrivano nella Capitale dal loro ritrovamento avvenuto nella Villa Canal alla Gherla, in provincia di Treviso.

I busti, alti circa 50-60 cm e datati tra il 1807 e il 1818, saranno esposti in uno spazio che consente, anche grazie all’illuminazione diretta esclusivamente verso le sculture, un’esperienza immersiva e un contatto diretto con le opere, che avvolgeranno il visitatore in un allestimento coinvolgente.

Nel dettaglio, si tratta di dieci gessi ricavati come calchi dai marmi dell’artista e due gessi che presentano le repère, ovvero i chiodini di bronzo che servivano allo scultore per la lavorazione e che precedono la realizzazione dei marmi. Dopo aver eseguito disegno e bozzetto, infatti, per la propria produzione scultorea Antonio Canova creava un modello di argilla a grandezza reale, da cui veniva ricavato il negativo per ottenere la copia in gesso. Quella dei calchi era una prassi di riproduzione comune all'interno dello studio del Maestro che ne controllava la qualità e la tiratura limitata, al fine di preservare il principio di autorialità.

Quanto ai soggetti ritratti, è possibile riconoscere i quattro membri appartenenti alla famiglia di Napoleone Bonaparte, ovvero Paolina Borghese, Carolina Murat, Elisa Baciocchi Bonaparte e Letizia Ramolino Bonaparte; alcuni dei soggetti più significativi della produzione di Canova, come la Venere italica, Clio/Calliope, la Musa Erato ovvero La bella amata e Tersicore; infine, i busti de La Pace, Ebe e i due modelli originali di Beatrice e Paride, in cui sono visibili le repère.

Il nucleo di gessi è stato esposto per la prima volta dall’8 dicembre 2023 fino al 29 settembre 2024 nella mostra "Antonio Canova e il Neoclassicismo a Lucca" a cura di Vittorio Sgarbi. Con questa nuova occasione, Banca Ifis intende proseguire la sua attività di attenzione al patrimonio collettivo, come dimostra il progetto Ifis art, voluto e ideato dal Presidente Ernesto Fürstenberg Fassio, che prevede la valorizzazione dell’arte, della cultura, della creatività contemporanea e dei loro valori.

La promozione e la valorizzazione della cultura italiana e del suo impatto sociale rappresenta uno dei principali ambiti d’azione di Kaleidos, il social impact lab di Banca Ifis nato su visione del Presidente Ernesto Fürstenberg Fassio. In questo contesto, per celebrare i 40 anni dalla propria fondazione, nel 2023 la Banca ha dato vita al Parco Internazionale di Scultura, un progetto che oggi, all’interno dei 22 ettari di giardino di Villa Fürstenberg a Mestre, ospita 24 opere plastiche di 14 maestri della scultura contemporanea, italiani e internazionali: Fernando Botero, Annie Morris, Park Eun Sun, Igor Mitoraj, Manolo Valdés, Pablo Atchugarry, Pietro Consagra, Roberto Barni, Julio Larraz, Philip Colbert, Giuseppe Penone, Jaume Plensa, Nico Vascellari e Davide Rivalta.


Ad aprile 2024 è nato Ifis art, il brand che raccoglie le iniziative finalizzate a valorizzare il patrimonio artistico e culturale. Tra le progettualità più significative di Ifis art vi è il recupero e il restauro di “Migrant Child”, l’opera realizzata dall’artista Banksy a Venezia, uno dei soli due lavori ufficialmente riconosciuti da Banksy sul suolo nazionale.

La promozione dell’arte da parte di Banca Ifis riguarda i talenti italiani con la sponsorizzazione del Padiglione Italia alla Biennale Architettura e alla Biennale Arte di Venezia, compresi quelli emergenti, come nel caso della donazione dell’opera Untitled 2021 di Cristiano Pintaldi, al Liceo Artistico Statale di Treviso.

In ordine cronologico, l’ultima operazione strategica messa a punto da Banca Ifis a supporto delle attività culturali e di impatto sociale sul territorio riguarda l’entrata in The Street, la società che cura la gestione dell’hub culturale del Treviso Arts District (TAD). In particolare, la Banca ha rilevato una quota pari al 25% del capitale sociale della società che, ad oggi, controlla la maggioranza di 21Gallery, Il Cantiere, Ristorante Vite e il brand di design Ondesign.

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