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TFA sostegno, dopo le preselettive monta rabbia dei precari. Anief annuncia ricorsi per esclusi

"Ultimo giorno delle prove preselettive per accedere ai corsi del TFA sostegno. Sono tantissimi i candidati che hanno presentato la domanda, più del doppio rispetto ai posti banditi, ma Anief ha raccolto la rabbia e continua a denunciare la violazione della legge". È quanto evidenzia il presidente nazionale Anief Marcello Pacifico.

"La legge – spiega Pacifico – prevede che i corsi devono essere fatti in base a un numero programmato che rispetti le effettive esigenze. Noi abbiamo più di 120mila precari su posti di sostegno e chiamiamo più di centomila insegnanti non specializzati. Quindi gli attuali 28mila posti banditi non rispettano le effettive esigenze. Questo è tanto più evidente specialmente al Nord dove a fronte di 70mila supplenti che sono stati chiamati le università hanno attivato solo 4mila posti. Per questo noi invitiamo tutti quanti a ricorrere perché già come Anief abbiamo vinto in passato in Consiglio di Stato e quindi non faremo altro che rivincere per riampliare i posti e fare quindi inserire tutti gli esclusi. C'è, poi, una nuova violazione di legge: recentemente grazie all'intervento di Anief era stato promesso ai precari con 36 mesi di servizio di poter accedere direttamente ai percorsi universitari mentre, purtroppo, nel bando, ancora una volta, gli hanno riservato una quota dei posti – pari al 30-35% –, ma solo per fare le prove selettive. Questo significa che ci saranno molti di questi precari che saranno bocciati e non potranno presentarsi ai corsi a cui dovrebbero accedere direttamente. Anche loro possono fare ricorso con Anief. Noi riteniamo che sia stata violata la normativa che era precisa e chiara e quindi, anche in questo caso, per tutti i precari con 36 mesi esclusi potranno direttamente ricorrere con Anief. Speriamo – conclude il presidente nazionale Anief – che il tribunale faccia giustizia e faccia rispettare l'attuale norma".
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