(Teleborsa) - Ancora numeri altissimi, numeri da record. Sono quelli che continua ad inanellare il sindacato Anief che le azioni giudiziarie, in difesa dei diritti dei lavoratori della scuola, in prevalenza insegnanti e Ata precari: solo nel mese di novembre 2024, l
’azione in tribunale dei legali che operano per l’organizzazione sindacale autonoma ha prodotto ben 1 milione e 769mila euro di risarcimento complessivo. Se si guarda al 2024, dallo scorso mese di gennaio sono oltre 14 i milioni di euro recuperati, attraverso quasi 6mila sentenze vinte nei tribunali di tutte le regioni italiane.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, non nasconde la soddisfazione: "questi ennesimi numeri da record sui risarcimenti portati a casa dall’Anief ci confermano che stiamo seguendo la linea giusta, fatta di sani principi e ispirata alla convinzione-madre che il dipendente della scuola continua ad essere troppo discriminato rispetto ad altri lavoratori, anche del pubblico impiego. Se si guarda poi specificatamente ai precari, appartenenti in modo indistinto sia al personale insegnante sia agli Ata, il mancato rispetto per il lavoratori assume proporzioni gigantesche".
"Le vertenze che portiamo avanti in Tribunale con i ricorsi prodotti dall’Anief – continua il presidente dell’Anief -
toccano infatti i più svariati punti: dalla presenza in busta paga, a fine mese, della ‘Rpd e della Cia’ per i supplenti ‘brevi e salturari’, al recupero delle ferie non fruite ma nemmeno mai monetizzate; dalla Carta del docente non assegnata al personale non di ruolo, come pure al personale Ata, fino alle ricostruzioni di carriera private dei periodi di precariato. Noi, di fronte a queste esclusioni, non certo da Paese moderno, abbiamo sempre detto no: adesso, da qualche tempo a questa parte, anche i giudici stanno arrivando - conclude Pacifico – alla stessa conclusione".