E' tempo di
assegnazioni provvisorie e di domande di utilizzazione nella scuola. Lo ricorda
Marcello pacifico Presidente del sindacato della scuola
Anief, che sottolinea "purtroppo queste scadenze stanno avvenendo mentre il Parlamento sta analizzando proprio su richiesta dell'Anief alcuni
emendamenti al decreto Sostegni bis".
Tali emendamenti - ricorda il leader del sindacato - "vorrebber
o eliminare tutti i vincoli esistenti per le attuali domande di assegnazione provvisoria".
"Occorre ricordare - aggiunge - che l'assegnazione provvisoria è un istituto che serve per un anno, per consentire al lavoratore di poter ricongiungersi con la propria famiglia, laddove ci sono esigenze di famiglie, laddove c'è anche disponibilità di posti. Ma oggi assistiamo ad un
paradosso: avremmo il
massimo numero di posti vacanti e disponibili, che non saranno assegnati nei ruoli, e nello stesso tempo abbiamo delle
limitazioni, perché tutti i docenti assunti negli ultimi due anni - ora anche il terzo anno - non riescono presentare domanda perché devono
aspettare 5 anni prima di poterlo fare".
"L'unica
richiesta di Anief cui l'amministrazione non ha potuto dire di no è stata quella di
inserire, nell'ambito della categoria che ha possibilità di presentare domanda,
chi ha bambini sino a tre anni", afferma Pacifico, ricordando che nel fare questa richiesta l'Anief aveva "ricordato che esiste una legge del 2011 che prevede l'istituto dell'assegnazione temporanea per tutti i dipendenti pubblici".
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Un'altra richiesta accolta, perché c'era l'obbligo di farlo e perché il Consiglio di Stato aveva già accolto il ricorso dell'Anief - prosegue il sindacalista - è il
riconoscimento della L. 104, anche se questa è stata certificata dopo la presentazione della domanda all'ultimo bando di concorso oppure dopo l'inserimento nelle GAE".
"Di fronte poi alla possibilità per i Dsga di potersi spostare, in deroga ai vincoli, ci chiediamo per quale motivo i docenti non può e per quale motivo il personale amministrativo non può. E per quale motivo, in passato, ben dieci anni fa, nel contratto si era inserita una
clausola che permetteva di ricongiungersi con i propri figli fino a 12 anni e adesso non c'è niente", denuncia il Presidente dell'Anief, rimarcando che "oggi assistiamo, al tempo del Covid e con maggiore irragionevolezza, a dei
blocchi che sono anacronistici, inutili e ledono il diritto alla famiglia, che deve essere contemplato nella nostra costituzione con il diritto al lavoro".
"Per questo motivo - conclude - siamo
pronti ad impugnare tutte le norme in Tribunale e metteremo a disposizione di tutti quanti la possibilità di fare domanda, perché se il posto c'è non è giusto che per quell'anno non venga dato in assegnazione provvisoria".
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