La storia e nascita della RGSLa
RGS nasce il 22 aprile del 1869, giorno in cui venne approvata la legge 5026 sulla amministrazione del patrimonio dello Stato e sulla contabilità generale, sotto l'egida del Ministro delle finanze del tempo, il Conte fiorentino Luigi Guglielmo Cambray-Digny. L'art. 17 della legge 5026 del 1869 istituisce, alla immediata dipendenza del Ministro delle finanze, una Ragioneria generale ed una Direzione generale del tesoro. I successivi articoli 18 e 19 prevedono che la Ragioneria generale "col metodo della scrittura doppia (poi abbandonata con gravi conseguenze sulla rendicontazione contabile, ndr), riassumerà e terrà in evidenza i risultati dei conti delle riscossioni e dei versamenti delle pubbliche entrate, e delle spese ordinate e fatte in relazione non solo ai capitoli del bilancio, ma anche ai vari servizi, e alla responsabilità di ciascuna Amministrazione. Riassumerà altresì e terrà in evidenza variazioni che si verificano nella consistenza del patrimonio mobile ed immobile dello Stato..." ed è "incaricata della formazione delle situazioni del Tesoro e finanziarie, e di predisporre sulle proposte e cogli elementi trasmessi dai singoli Ministeri a quello delle Finanze, il progetto dei bilanci da sottoporsi all'approvazione del Parlamento. È pure incaricata di preparare al termine di ogni anno finanziario i bilanci consuntivi dell'amministrazione dello Stato".
L'art. 20 dispone che gli "Uffizi di ragioneria presso le Amministrazioni centrali terranno le loro scritture coordinate con la scrittura della Ragioneria generale e in corrispondenza con essa, ed a questo effetto saranno sottoposti alla vigilanza del Ragioniere generale". L'art. 21, infine, afferma che "
La Ragioneria generale è retta da un Ragioniere generale, il quale sarà personalmente responsabile dell'esattezza e prontezza delle registrazioni contabili. La nomina dei Ragionieri sarà fatta sopra proposta del Ministro delle Finanze d'accordo col Ministro cui la Ragioneria è addetta".
La Ragioneria Generale dello Stato (RGS) è diventata seguendo le sue origini costitutive un
organo centrale di supporto e verifica per Parlamento e Governo nelle politiche, nei processi e negli adempimenti di bilancio ed ha come principale obiettivo istituzionale quello di garantire la corretta programmazione e la rigorosa gestione delle risorse pubbliche.
Per riassumere
ad essa è delegata la certezza e l'affidabilità dei conti dello Stato, la verifica e l'analisi degli andamenti della spesa pubblica. Sono di sua competenza la predisposizione dello schema di bilancio di previsione annuale, con i relativi provvedimenti di assestamento e variazione, del bilancio pluriennale dello Stato, del disegno di legge finanziaria e dei provvedimenti ad essa collegati.
Inoltre, essa è chiamata ad intervenire - in sede di esame preventivo - sulla finanziaria dello Stato; ad assicurare l'uniforme interpretazione ed applicazione delle norme contabili; a svolgere, attraverso l'attività ispettiva, funzioni di controllo anche sulla gestione finanziaria degli enti pubblici.
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