Oggi la scuola si è fermata.
Docenti,
dirigenti,
educatori,
Dsga,
Ata si sono dati appuntamento a Roma per manifestare contro la
Legge di Stabilità 2016 già approvata dal CdM e la legge di riforma della scuola approvata a luglio, che ha aggravato, anziché risolvere, i problemi della scuola.
La manifestazione, voluta da
Anief,
Cobas,
Unicobas e
altri sindacati, è iniziata questa mattina davanti al
Ministero dell’Istruzione, alle ore 10.00, per poi
proseguire davanti al Parlamento, due ore dopo. Si è scelto questo doppio passaggio, perché dalle ore 14.00 prenderà il via al Senato l’esame degli emendamenti alla Legge di Stabilità.
La giornata servirà anche a dare una risposta al premier
Renzi, che scrivendo agli assunti della
Fase C ha smentito se stesso e minimizzato l’opera del sindacato nel sollecitare gli Stati membri ad assumere il personale che ha svolto oltre 36 mesi di servizio su posti vacanti.
"Basta con gli inganni", ha dichiarato il
presidente Anief,
Marcello Pacifico, chiedendosi "come si fa a dire che la supplentite è finita, visto che rimangono da assumere quasi 200mila precari abilitati tra GaE e graduatorie d'Istituto? Pure gli 8 euro di aumento previsti dalla Legge di Stabilità 2016 gridano vendetta. Per non parlare della norma di un anno fa che ha cancellato le supplenze per il primo giorno di assenza dei docenti e della prima settimana degli Ata. L'ora della tolleranza è finita".
"