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Italia: motivi storici e socioculturali alla base del federalismo


L'errore più grave, nel tentativo di sviluppare l'industria nel Sud, è dipeso proprio dall'idea di trasferire – tout court – i modelli delle grandi imprese del Nord come fattore di sviluppo trainante dell'economia locale. Quel modello però era contrario alla cultura millenaria di quei territori e così, invece di assecondare la qualità e le specificità locali legate alla terra ed alle sue tradizioni, emancipandoli dall'idea della cultura della "rendita", si è voluto "mettere il vino nuovo nelle botti vecchie" ed il vino nuovo puntualmente ha sfasciato le botti vecchie facendo ritorno ad un passato che bisognava aspettare.

La rottura con una cultura millenaria che si è trovata precipitata in una storia che non conosceva e non aveva il tempo per conoscere, anziché fare crescere quella società, incentivando l'autonomia necessaria per non dipendere indefinitamente dall'aiuto pubblico che prolungava la cultura del latifondo, le ha rese perennemente dipendenti dall'aiuto di una classe politica – i nuovi latifondisti – che si è trovata in mano un potere ricattatorio nei confronti di un elettorato sempre più incapace di esprimere liberamente il proprio pensiero. Il sistema delle relazioni sociali si è disgregato perché, diventando sempre più frammentato, ha favorito il potere di pochi ed una crescente disuguaglianza, nonostante gli aumentati trasferimenti. La mancanza di una reale democrazia ha favorito il formarsi di relazioni tossiche tra politica, economia ed associazioni criminali che sono diventate, a loro modo, una forma di aggregazione sociale (e ridotto la possibilità di una forma di sviluppo economico simile al Nord, non nelle infrastrutture ma nello spirito che animato i piccoli e medi imprenditori e che li ha spinti ad affrontare il nuovo con il rischio e con una creatività millenaria che distingue il nostro popolo da tutti gli altri al mondo).

Queste riflessioni sono oggi importanti per capire il senso di un cambiamento proposto legislativamente, ma come sempre questo è ostacolato da interessi che nulla hanno a che vedere con la storia ed i suoi modelli di sviluppo.

La "Storia" insegna che la resistenza al cambiamento è una sfida difficile perché mette in discussione credenze, comportamenti, relazioni e modelli socioculturali di fonte alla paura di cambiare; ma solo una profonda riflessione fuori da schemi standardizzati può aiutarci per affrontare un futuro con creatività ed innovazione.
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