La realizzazione dello scopo non viene messa in discussione, ma il modello, senza un ordine morale, finisce per affermare la genetica e suicida aggressività dell'uomo così il più forte domina sempre gli altri e la sua natura buttata fuori dalla porta rientra dalla finestra. Il paradigma culturale portato all'estremo genera un processo di concentrazione di ricchezza senza pari nella storia ed un
modello sociale individualista e conflittuale,
la società si disgrega, collassa con tutte le sue patologie rimettendo in gioco l'eterno pendolo della storia dell'uomo – i corsi e ricorsi storici – che deve riportare un'armonia sociale necessaria per recuperare un equilibrio fra le classi in grado di ricomporre una visione più condivisa della società.
Ripensare al senso del nostro tempo significa riportare l'uomo e la società al centro del nostro interesse con un rispetto ed un equilibrio meno precari, ma questo non può essere fatto senza un
ripensamento profondo del ruolo dell'economia nella nostra vita e dei suoi attuali metodi di studio.
E' su questo paradigma che vanno declinate le politiche di sviluppo sociale ed economico anche territoriali per favorire una visione più raffinata ed aderente della realtà ed evitare di continuare a cadere nell'errore di operare sempre sui mezzi quando invece è ora di confrontarsi sui fini.
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