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"Tutti a scuola", Mattarella: inclusione decisiva, Pacifico (ANIEF) plaude a parole Capo dello Stato

"Tutti a scuola”: ieri a Forlì l'inaugurazione del nuovo anno scolastico. È stato l’Istituto tecnico “Saffi-Alberti” a ospitare la XXIII edizione della cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico 2023/2024. All’evento hanno partecipato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Invitato anche Marcello Pacifico, Presidente Nazionale del sindacato Anief.


"L' inclusione che è un obiettivo di importanza decisiva: molti passi sono stati fatti negli ultimi decenni per i giovani portatori di disabilità, grazie anche allo straordinario lavoro degli insegnanti di sostegno, ma su questo fronte non possiamo fermarci né, tantomeno, tornare indietro”. ha detto il Capo dello Stato.

Tema sul quale è tornato il presidente Anief Pacifico : "È il caso di fare un plauso enorme al Capo della Stato, perché inclusione è la parola d'ordine della scuola dell'autonomia nel 2023/2024. Ma per realizzarla servono più risorse umane, stabilità agli organici, interventi su indennità e stipendi degli insegnanti: è quello che Anief chiede da tempo”.

“Ma l’inclusione – continua Pacifico - è anche quella che chiedono i 350 mila alunni con disabilità certificata che meritano la continuità didattica, proprio con la stabilizzazione degli organici e dei posti in deroga. Come è quello che hanno diritto di avere gli 800 mila alunni alloglotti che meritano una scuola con organici potenziati, già a partire dai primi anni dell'infanzia e primaria. Come l’inclusione è ciò che serve per quel 13% de alunni che abbandona la nostra scuola e che merita maggiori attenzioni da docenti motivati, specialmente nelle zone meridionali, ostaggio di un'economia negata e spesso preda – conclude Pacifico - di organizzazioni criminali”.

Nel suo discorso, il Ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara ha affermato, soffermandosi sulla dispersione scolastica, che “alcune scuole hanno trasformato giovani perduti che avevano condanne per spaccio e per rapina, hanno saputo accendere la lampada, toccare i tasti giusti, quei ragazzi si sono riscattati. Di qui la riforma del docente tutor, per valorizzare i talenti di ognuno. Una scuola delle opportunità vede come priorità anche il garantire la continuità didattica sul sostegno”.

Nell'intervista rilasciata a Sky Tg24, Valditara ha detto che “lo studente deve essere valorizzato. Penso a una scuola che sia al servizio dello studente, che è il cuore della riforma che stiamo portando avanti a 360°. Bisogna fare un discorso di valorizzazione dei talenti”, bisogna considerare la scuola come un luogo in cui riscattarsi.

Rispetto ai docenti, il Ministro ha continuato affermando che “quest’anno abbiamo coperto tutte le cattedre e l’abbiamo fatto con un minor numero di precari. Sul sostegno dobbiamo fare una riforma importante, chiedere che il docente possa rimanere per tutto il percorso, lo abbiamo fatto già con i decenti di ruolo”.

Secondo il sindacato, il 40% dei posti sono assegnati a supplenti su posti in deroga che per diversi anni sono assegnati alle scuole. La continuità didattica si persegue con insegnanti di ruolo. Attualmente sono più di 70 mila gli insegnanti nominati a cui si aggiungeranno altri 20 mila nel corso dei prossimi giorni in base alle segnalazioni delle nuove certificazioni, rispetto a 110 mila docenti di ruolo. Su questa è attiva una denuncia di Anief presso il Comitato europeo dei diritti sociali di cui si attende ancora l'esito dopo quella accolta sull'abuso dei contratti a termine.

Ai microfoni dell’agenzia Italia stampa, il Presidente Pacifico ha anche voluto sottolineare come "quest’anno è un anno particolare in cui si discute anche di autonomia differenziata, autonomia differenziata che vorrebbero per la scuola alcuni governatori del nord, sia di centro sinistra che di centro destra. Noi come sindacato non la vogliamo: c’è già un’autonomia scolastica e in quel caso, anche se non sulla carta, ci troveremmo nella realtà davanti a tre o quattro Italie. Questo andrebbe a ledere il diritto allo studio che deve necessariamente essere erogato con gli stessi principi, gli stessi diritti, in qualsiasi parte del territorio”.

“Semmai bisogna rafforzare l’autonomia esistente con maggiori risorse umane ed economiche, dicendo basta ai tagli a plessi e personale. Chiediamo questo al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella come garante della nostra Carta dello Stato ed è quello che chiediamo al ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara e alla premier Giorgia Meloni”, ha concluso il presidente Anief, Pacifico.
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