Possiamo dichiarare, di fronte ai fatti, la verità di un modello culturale come il neoliberismo che è diventato liberticida ed è grave che non si metta in discussione la gravità di questa opportunistica ipotesi che soffoca le scienze sociali perché i diritti dell'uomo vengono soffocati.
E' sempre la società fondamento dell'economia e non viceversa e la dimostrazione è nei fatti, si crea la necessità di disarmare la finanza limitando tutte le operazioni sui prodotti finanziari pericolosi a danno dei molti che si illudono di usarli.
La
terza ipotesi, non possiamo dirlo con esattezza ma è il limbo in cui questo piano mette il mondo del lavoro, dell'occupazione, del declino sociale senza proporre nessuna soluzione o proposta per correggere i drammi creati da un modello culturale fallito e criminale. La
delocalizzazione e le difficoltà create da una guerra perseguita dagli Stati Uniti fino a spingere Putin ad un atto criminale hanno creato con un
aumento dei prezzi delle materie prime energetiche, un incremento dei costi di produzione mettendo molte aziende in difficoltà e nella condizione di liberarsi di personale. Il debito creato da una classe politica attenta al voto di scambio che ha usato la spesa corrente per pagare i voti mandando il debito a volumi non facili da ridurre specie se i nostri sistemi di controllo non funzionano.
Le ipotesi del piano sono infondate e superficiali e tralasciano la parte più importante che è la tenuta di una società messa allo scontro; dispiace che si debba affermare questo, ma i fatti alla fine sono quelli indicati.
Il risultato a cui siamo di fronte sembra una nemesi del senso si suicida onnipotenza che porta l'uomo a sfidare gli equilibri sociali, la conoscenza dell'albero del bene e del male ha portato gli uomini all'incertezza della scelta e li ha esposti alla tentazione e così l'io morale è sempre in equilibrio sulla fune tesa.
Non possiamo più ragionare sui mezzi quando i fini sono sbagliati. L'economia assunta a valore morale ha tradito il suo ruolo originario di strumento per rispondere ai bisogni dell'uomo cancellando l'idea di giustizia rappresentata da una società di uguali sostituita da una società di diseguali; questa è la sfida che abbiamo davanti per ridisegnare il nostro tempo.
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