"Udir ha sempre cercato di tutelare, fuori dai tavoli contrattuali, quei
dirigenti scolastici che non hanno avuto una risposta nei tavoli contrattuali, in particolar modo sulla
tutela nella mobilità". E' quanto afferma
Marcello Pacifico, presidente del sindacato Udir, ricordando che "gli ultimi concorsi sono avvenuti a livello nazionale e spesso è successo che qualcuno abbia vinto una
sede di presidenza lontana dalla propria regione".
"Dato che si tratta di un
concorso nazionale, le sedi di presidenza si liberano di anno in anno - sottolinea il sindacalista - e magari anche quelli che erano collocati ad un livello elevato in graduatoria
non hanno potuto scegliere il posto più vicino a casa. Ma qui non si tratta solo di un problema di vicinanza a casa, c'è anche un problema di
diritto al lavoro e diritto alla famiglia da considerare".
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L'emendamento richiesto da Udir prevede di
occupare il 100% dei posti da dirigente, rispetto al 60% previsto per questo biennio, anche alla luce del prossimo
dimensionamento, che porterà alla scomparsa di mille sedi di presidenza", ribadisce Pacifico, concludendo "è importante, quindi,
garantire la massima flessibilità fin da ora per permettere ai dirigenti scolastici di poter lavorare vicino ai loro familiari".
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