Italiani, non siamo soli nell'Universo...
E' recentissimo lo scoop della televisione tedesca Ard e di Dick Pound, ex numero uno dell’Agenzia Mondiale Antidoping e per l’occasione speaker del servizio mandato in onda, che avrebbe inchiodato alle proprie responsabilità l'intero sistema sportivo russo. L'emittente TV ha anche portato alla luce un apparato di Stato, fatto di laboratori clinici e servizi segreti, che ha consapevolmente sabotato i giochi olimpici di Londra del 2012 con il doping.
Dopo lo scandalo della Volkswagen, quello dello sport russo è un altro motivo di rivalsa per l'Italia da sempre tacciata di essere la culla del malaffare, della corruzione, e patria della mafia. Sembrerebbe, perfino, che la truffa non sia più "un italica virtù" ma diffusamente praticata in tutto il mondo ed in tutti gli ambienti, una sorta di globalizzazione della disonestà.
Tutto ciò sembra una sorta di dichiarazione di "mal comune mezzo gaudio", ma è proprio così?