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UE ed Ursula von der Leyen: le giuste ragioni della Meloni


Proprio per queste considerazioni affermavo che la possibile scelta della von der Leyen si sarebbe rivelata una scelta antistorica, ma le forze conservatrici non hanno voluto vedere il cammino possibile della storia e così si è mostrato un deciso accanimento contro la premier Meloni per la saggia decisione di non appoggiare la presidente uscente; il "Fatto Quotidiano" in particolare ma anche altre forze di governo hanno attaccato la premier per questa scelta funzionale in una logica di medio lungo tempo e non nel breve o brevissimo tempo come hanno fatto le controparti.

Era evidente che il mondo stava cambiando ed anche le posizioni politiche avverse al governo europeo mostravano una crescente stanchezza nel seguire le direttive unilaterali sempre più perdenti.

Oggi dopo i voti regionali in Turingia ed in Sassonia che hanno dato la vittoria al partito di ultradestra (AFD) e dopo la comunicazione del nulla di fatto in Francia per la composizione del governo la presidenza della von der Leyen risulta più fragile ed in contrasto con i tempi e con una maggioranza che non rispecchia i sentimenti di molti cittadini della Germania e forse non solo (come volevasi dimostrare); la Germania inoltre si trova di fronte ad una pesante crisi economica che ha portato la Volkswagen a pensare di chiudere una fabbrica, la prima dopo 88 anni. Il problema di fondo della Germania è legato alla crisi energetica che si è venuta a creare con le sanzioni alla Russia e non è casuale che i vincitori delle regionali chiedano la sospensione degli aiuti all'Ucraina e l'apertura di un dialogo con la Russia. Ora la premier Meloni se saprà interpretare la storia ed il suo evolversi potrà vedere che la sua scelta di non appoggiare le Ursula von der Leyen non le sembrerà così sbagliata come la volevano fare sembrare prima, ma in questi frangenti la storia si muove molto velocemente e potrà giocare meglio le sue carte in un gioco che si fa sempre più liquido ma interpretabile; magari le riconoscono una posizione favorevole per il suo candidato commissario Fitto. Va ricordato a suo merito che il viaggio in Cina è stato molto positivo per come è stato giudicato dai cinesi, infatti il premier cinese Xi Jinping che normalmente dedica non più di mezz'ora agli ospiti anche di riguardo ha tenuto la premier italiana più di un'ora e mezza, conoscendo la millenaria storia dell'impero cinese è un segnale importante.

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