Il rapporto dei cinque Presidenti 2015 segue quello dei quattro Presidenti del 2012. Quest'ultimo si era posto i seguenti obiettivi: l'Unione bancaria; maggiore coordinamento delle politiche di bilancio e delle politiche economiche; una maggiore legittimazione democratica del processo decisionale.
In effetti, già prima dell'uscita del Rapporto 2012, si era fatto molto – forse troppo – con il
Fiscal Compact e i relativi regolamenti specialmente con riguardo alle politiche di bilancio. Inoltre si era centralizzata in testa alla BCE la
vigilanza bancaria cautelativa. Si è creato l'ESM o MES il meccanismo di stabilizzazione europeo per assistere i paesi membri in difficoltà e si è introdotto il c.d.
semestre europeo per monitorare le politiche di bilancio dei singoli Paesi membri (PM) dell'eurozona. Si è fatto poco o nulla in materia di eurobond, mutualizzazione del debito, di sostegno alla crescita e di legittimazione democratica.
Il Rapporto ripropone quattro obiettivi principali:
a) un'autentica
unione economica e monetariab) l'
unione finanziariac) l'
unione di bilancio d) l'
Unione politicaSono previste tre fasi, ma solo della prima si indicano l'inizio e la fine; della seconda si indica solo l'inizio, della terza la fine: il 2025. Dopo 7 anni di crisi , porsi un orizzonte decennale per obiettivi parziali di completamento di quello che già c'è mi sembra riduttivo. Ma la responsabilità non è solo dei Presidenti che evidentemente sanno che non c'è la volontà dei politici governanti di andare avanti più speditamente.
Premesso che “vi sono ora divergenze significative nella zona euro. In alcuni paesi, la disoccupazione è ai minimi storici, mentre in altri è a livelli record; in alcuni, la politica di bilancio può essere utilizzata in senso anticiclico, mentre in altri ci vorranno anni di risanamento per recuperare margini di bilancio”,
i 5 Presidenti auspicano il completamento dell'UEM (Unione economica e monetaria). Ma già dalla lettura dei primi paragrafi del Rapporto, traspare che gli autori dell'analisi in buona sostanza sottoscrivono la teoria dei mercati perfettamente efficienti.
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