(Teleborsa) -
Si confermano in apnea le borse europee e Piazza Affari, dopo il
tonfo dei mercati asiatici ed in vista di una partenza difficile di Wall Street, stando ai segnali che arrivano dai Future USA.
A deprimere le borse mondiali concorre la
crisi cinese, ma soprattutto lo scetticismo degli operatori circa l'efficacia delle
misure messe in campo da Pechino, per frenare la speculazione.
Un elemento negativo è rappresentato anche dal
crollo del petrolio,
con il
WTI ed il
Brent che confermano perdite nell'ordine del 4% sotto i 33 dollari al barile.
Sul fronte macro, vanno segnalati gli
ottimi dati sulla disoccupaizone in Eurozona ed
in Italia, mentre hanno deluso quelli sulle
vendite al dettaglio. In USA, occhi puntati sul rapporto Challenger sui licenziamenti e sulle richieste di sussidio.
L'
Euro / Dollaro USA prosegue gli scambi con guadagno frazionale dello 0,75%. Fra le commodities va segnalata la rimonta dell'
Oro (+0,46%) grazie alla sua natura di bene rifugio.
Lo
Spread peggiora, toccando i 100 punti base, con un aumento di 4 punti base rispetto al valore precedente, con il rendimento del BTP decennale pari all'1,50%.
Tra i listini europei, seduta drammatica per
Francoforte, che crolla del 3,48%, sensibili perdite per
Londra, in calo del 2,67%, in apnea
Parigi, che arretra del 2,79%.
Pioggia di vendite sul listino milanese, che scambia con una pesante flessione del 2,60%. .
Affondano o perdono terreno
tutte le Blue Chip di Milano.
IFra i peggiori si classificano le banche, con
Banca Mps che scivola del 5,66%.
Tonfo di
Buzzi Unicem, che mostra una caduta del 4,79%.
Lettera su
Fiat Chrysler Automobiles, che registra un importante calo del 4,54%.
Al palo anche i titoli petroliferi, come
Saipem ed
Eni, che sull'effetto mini-greggio cedono circa il 3%.