(Teleborsa) -
Si muove in frazionale ribasso Piazza Affari, mentre Eurolandia cresce con moderazione, dopo aver incoronato
Donald Trump per la vittoria a 47esimo presidente degli Stati Uniti d'America. L'esito delle elezioni, infatti, ha portato il Senato a maggioranza repubblicana mentre la Camera dei rappresentati è ancora in bilico.
L'attenzione resta alta anche sulla
Fed che domani dovrebbe annunciare un taglio dei tassi di 25 punti base.
Sul mercato valutario, sessione da dimenticare per l'
Euro / Dollaro USA, che lascia, per ora, sul terreno il 2,00%. L'
Oro è in calo (-1,44%) e si attesta su 2.704,4 dollari l'oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) in calo (-1,39%) si attesta su 70,99 dollari per barile.
Aumenta di poco lo
spread, che si porta a +126 punti base, con un lieve rialzo di 2 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari al 3,67%.
Tra i mercati del Vecchio Continente si muove in modesto rialzo
Francoforte, evidenziando un incremento dello 0,42%, denaro su
Londra, che registra un rialzo dell'1,04%, e bilancio decisamente positivo per
Parigi, che vanta un progresso dello 0,85%. Prevale la cautela a Piazza Affari, con il
FTSE MIB che continua la seduta con un leggero calo dello 0,21%, mentre, al contrario, giornata senza infamia e senza lode per il
FTSE Italia All-Share, che rimane a 36.496 punti.
Tra le
migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, in evidenza
DiaSorin, che mostra un forte incremento del 4,93%.
Svetta
Tenaris che segna un importante progresso del 3,94%.
Buona performance per
Leonardo, che cresce del 3,37%.
Sostenuta
Brunello Cucinelli, con un discreto guadagno del 2,56%.
Tra le banche, passa in negativo
Unicredit nel giorno in cui annunciato conti trimestrali sopra le attese.
I più forti ribassi, invece, si verificano su
Inwit, che continua la seduta con -4,66%.
Scivola
Campari, con un netto svantaggio del 3,66%.
In rosso
ERG, che evidenzia un deciso ribasso del 3,46%.
Spicca la prestazione negativa di
Pirelli, che scende del 2,27%.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap,
Credem (+6,21%),
Digital Value (+5,32%),
Buzzi (+5,29%) e
Technoprobe (+3,83%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Ariston Holding, che prosegue le contrattazioni a -6,23%.