(Teleborsa) - La manovra è legge. L'
OK del Senato, quello definitivo, è arrivato ieri sera con un voto di fiducia, varando una delle finanziarie più ambiziose della storia. La
Legge di stabilità è stata approvata con 162 sì e 125 no.
Finanziata in deficit (la stima di aumentata al 2,4% dal 2,2% iniziale), la manovra economica ha visto lievitare il suo valore dai circa 31 miliardi iniziali (una cifra già ambiziosa) agli oltre
35 miliardi attuali. Molte le modifiche che sono state apportate durante l'iter parlamentare e
le micromisure, non sempre condivise, che hanno sollevato talvolta aspre polemiche.
Fra le misure più contestate, quella del decreto salva-banche, che continua ad alimentare polemiche per i
gravi danni causati ai risparmiatori e per
l'adeguatezza della vigilanza.
Fra le misure più popolari, va ricordata
l'abolizione delle tasse sulla casa, solo parzialmente compensata dalla decisione di inserire il
canone RAI nella bolletta elettrica. Alcune misure sono state imposte da situazioni di emergenza, come il
pacchetto cultura-sicurezza, reso necessario dagli
eventi di Parigi ed usato per inserire anche una serie di misure a favore della cultura e delle università.
Particolarmente importanti le misure per il Sud - da quelle per la Sicilia a quelle per l'occupazione mediante l'estensione sino al 2017 della decontribuzione per i neoassunti - che hanno l'obiettivo di colmare il gap di crescita ed occupazionale rispetto al resto d'Italia.
Commentando l'approvazione, il
Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ha sottolineato che la Legge di stabilità "rafforza e accelera la crescita", promuovendo gli investimenti ed abbattendo le tasse su famiglie ed imprese. Per il numero uno dell'economia
"la crescita sarà più forte e più ricca di occupazione".