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Manovra, Meloni: troviamo un accordo per voto senza fiducia

Economia
Manovra, Meloni: troviamo un accordo per voto senza fiducia
(Teleborsa) - La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha proposto alle opposizioni di approvare la Legge di Bilancio senza voto di fiducia. "Abbiamo cercato di fare del nostro meglio per presentare prima possibile" la manovra, "ho chiesto che ci fosse per il Parlamento il massimo tempo possibile, tutti sappiamo che ci sono dei vincoli, anche europei: so che la fiducia è stata posta in accordo con le opposizioni" ma "se ci fosse un accordo sui tempi senza voto di fiducia sarebbe preferibile, sarei contenta se ci mettessimo d'accordo di farlo senza voto di fiducia" ha detto Meloni durante la discussione generale sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio Ue.

Meloni non ha comunque mancato di rispondere in maniera dura alle domande dell'opposizione. "Ho buoni rapporti con un sacco di gente e non prendo ordini da nessuno, dovreste esserne contenti, sono una persona libera che si confronta con tutti ma non prendo ordini da nessuno" ha detto Meloni in replica al Senato dopo le comunicazioni in vista del Consiglio europeo rispondendo in particolare al senatore a vita Mario Monti sul rapporto con Elon Musk.

"Avevo un dubbio e Alfieri me lo ha confermato: il Pd ha accettato che il commissario europeo italiano fosse preso in ostaggio per difendere il commissario spagnolo. Questo sarebbe gravissimo senatore Alfieri. Avevo il dubbio che fosse così, oggi lei mi dà la certezza. Ma gli italiani sappiano che il commissario italiano, indicato dall'Italia, è stato preso ostaggio per consentire l'elezione del commissario spagnolo. È molto grave", ha poi affermato Meloni in sede di replica dopo la discussione generale sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio Ue, replicando al senatore del Pd Alessandro Alfieri.

Quanto ai temi europei, Meloni si è detta favorevole alla rimozione delle sanzioni nei confronti della Siria – "avrete letto che l'Alto rappresentante Ue, Kaja Kallas, apre alla rimozione delle sanzioni verso la Siria, un altro strumento che può essere utilizzato per avvicinare. Ma è ovvio che ci muoviamo in una situazione che a nessuno di è chiarissima" – ed è tornata sul tema dell'automotive: "non dobbiamo dirci quanto l'automotive sia in crisi in Italia e tutta Europa. Come ho detto all'assemblea di Confindustria. Dobbiamo fare una riflessione su come stanno mutando i consumi nella nostra società. Siamo cresciuti in un mondo in cui l'auto definiva lo status sociale, ora non è più così. Quando cambiano i consumi, perché ci sia un'offerta efficace occorre che ci sia anche la domanda".
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