(Teleborsa) -
Partenza in calo per Piazza Affari e gli altri principali listini del Vecchio Continente, che prendono respiro dopo il
rally della vigilia sostenuto dall'inatteso
taglio dei tassi di interesse in Cina.
L'intervento di Pechino ha dato
respiro anche alla Borsa di Shanghai e Tokyo ma non
a Wall Street, dove
hanno continuato a tenere banco i timori per una marcata decelerazione dell'economia cinese e le
speculazioni sulle prossime mosse di politica monetaria della Federal Reserve.
Da rilevare anche una certa cautela in vista della
pubblicazione del PIL statunitense, prevista per domani, e l'inizio del
simposio di banchieri centrali a Jackson Hole.
Quanto al
PIL, quella fornita domani sarà la lettura preliminare del secondo trimestre.
La prima, diffusa a fine luglio, ha evidenziato una crescita del 2,3% ma sotto le attese. Gli analisti stimano un'accelerazione al 3,2%.
Il tradizionale meeting annuale di
Jackson Hole, invece, potrebbe fornire preziose anticipazioni sull'orientamento della Federal Reserve in materia di
exit strategy, ossia di uscita dall'attuale politica di tassi di interesse a zero.
Per il momento
gli analisti si dividono tra quanti stimano un ritocco del costo del denaro a settembre e quanti, anche in virtù delle attuali turbolenze generate dalla Cina, scommettono su un rinvio a dicembre.
Vuota l'agenda macroeconomica europea, mentre dagli USA arriveranno i numeri sugli ordini di beni durevoli.
Sul valutario, l'
Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile a 1,15.
Ancora una sessione debole per sull'
oro, vittima di prese di profitto dopo le
recenti corse ma anche di un rinnovato appetito per asset più rischiosi, mentre il Petrolio (Light Sweet Crude Oil), pure
reduce da alcune giornate nere, segna un guadagno frazionale dello 0,64%.
Balza in alto lo
Spread, posizionandosi 127 punti base, con un incremento di 4 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari all'1,99%.
Tra i listini europei,
Francoforte mostra una perdita dell'1,69%,
Londra segna un -1,43%,
Parigi cede l'1,88%.
Profit taking anche sulla Borsa italiana, in flessione dell'1,37% sul
FTSE MIB dove tutte le Blue Chip mostrano una performance negativa.
Tra i titoli più venduti figurano
Luxottica e
STMicroelectronics, quest'ultima all'indomani di una sessione particolarmente robusta.
Sotto pressione anche
Fiat Chrysler Automobiles e
ENI.
Sul resto del listino scatta avanti
Tiscali, che ieri sera ha
annunciato una forte riduzione delle perdite e un outlook globalmente ottimista.