(Teleborsa) - Sarà a settembre o a dicembre il
prossimo rialzo dei tassi da parte della Fed? Per ora gli analisti finanziari sembrano divisi sulla tempistica di un prossimo rialzo del costo del denaro da parte della
Federal Reserve americana.
James Glassman, economista di
JP Morgan Chase, ritiene che la Bnaca centrale statunitense con "molta probabilità" alzerà i tassi di interesse il prossimo mese "a meno che succeda qualcosa di davvero brutto".
Gli analisti di
Morgan Stanley, invece, scommettono sul prossimo dicembre. "Ci aspettiamo che la Fed resti un'istituzione cauta che vuole vedere la polvere depositarsi prima di prendere una decisione e procedere con un rialzo dei tassi di interesse". "Crediamo che non agisca a settembre ma che continui a essere fiduciosa in una stretta in un futuro non troppo distante. Siamo convinti che quel futuro non troppo lontano sia dicembre".
Molti economisti concordano con Morgan Stanley, definendosi contrari ad una tale mossa, in considerazione delle turbolenze presenti sia a livello di mercati finanziari che nell'economia reale.
Così anche
l'ex segretario al Tesoro USA Lawrence Summers ha unito la sua voce al coro di chi chiede la Federal Reserve di non alzare i tassi subito. "Una ragionevole valutazione della situazione attuale suggerisce che aumentare i tassi nel prossimo futuro sarebbe un grave errore, che potrebbe minacciare tutti e tre i principali obiettivi della Fed: la stabilità dei prezzi, la piena occupazione e la stabilità finanziaria", ha scritto Summers in un articolo sul Washington Post.
(Foto: Stefan Fussan)