(Teleborsa) -
Petrolio in caduta libera sui timori per il
rallentamento dell'economia cinese, tema che sta
dominando tutti i mercati finanziari mondiali. Oggi si è registrato un
nuovo tonfo della piazza di Shanghai, seguita a ruota dalla borsa di Tokyo.
Tentano il rimbalzo, invece, le principali piazze del vecchio continente dopo la debacle della vigilia.
Nell'ultimo mese il greggio ha lasciato sul terreno il 17% circa, registrando l'ottava settimana di perdita consecutiva, cosa che non accadeva dal 1986.
Ieri a New York l'oro nero ha registrato una contrazione del 5,5%, portandosi a quota 38,24 dollari al barile, livello più basso da febbraio 2009.
Preoccupato il ministro del petrolio iraniano,
Bijan Zanganeh, che ha invocato una riunione di emergenza dell'OPEC per stabilizzare i prezzi.