(Teleborsa) - Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha fatto sapere che ad aprile 2022 sono state immatricolate
97.339 autovetture a fronte delle 145.243 iscrizioni registrate nello stesso mese dell’anno precedente, con un
calo di quasi il 33%.
Secondo
Unrae, "il ritardo del decreto attuativo per gli
incentivi, che ancora non vede la luce, ha appesantito il già notevole crollo del mercato delle immatricolazioni", sottolineando che ad aprile 2021 si sono registrate 48.000 auto in meno per quello che diventa il secondo record negativo degli ultimi 12 mesi. “La lunga attesa degli incentivi che incombe sul settore sta logorando il mercato ormai dall’inizio dell’anno; c’è da sperare che già nei prossimi giorni si provveda a pubblicare il necessario DPCM sugli incentivi, atto necessario a risollevare la curva delle immatricolazioni che da troppi mesi è orientata verso il basso”, ha commentato
Michele Crisci, Presidente dell’associazione che rappresenta le case estere in Italia.
“Si aggrava ulteriormente la flessione a due cifre che, dal secondo semestre dello scorso anno, caratterizza l’andamento mensile del mercato auto, ad aprile a -33% complici anche due giorni lavorativi in meno ad aprile 2022 rispetto ad aprile 2021 (19 giorni contro 21) – ha dichiarato Paolo
Scudieri, Presidente di
ANFIA –. Sul trend negativo delle immatricolazioni, pesa sempre più l’attesa dell’effettiva entrata in vigore degli incentivi all'acquisto di veicoli - auto e moto – elettrici, ibridi e a basse emissioni definiti dal Dpcm firmato lo scorso 6 aprile (650 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022-2023-2024), da cui ancora ci separano la registrazione della Corte dei conti, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e l’aggiornamento della piattaforma web dell’Ecobonus. Per evitare ulteriori danni al mercato, è’ necessario accelerare il più possibile questo processo, così da stimolare la ripresa della domanda, già fortemente penalizzata dai rallentamenti nell’approvvigionamento di materie prime e componenti e, quindi, dei processi produttivi”.
Che cosa accadrà però quando finalmente gli incentivi verranno erogati? Secondo
Gian Primo Quagliano, presidente del
Centro Studi Promotor, "si sbloccherà la domanda per circa 200.000 autovetture. Questo significa che nell’intero anno le immatricolazioni potrebbero arrivare a 1.317.000 immatricolazioni, un livello che mette seriamente in dubbio la tenuta del sistema di distribuzione dell’auto ed a rischio è, in particolare, la tenuta del sistema dei concessionari che, a differenza delle case automobilistiche, non hanno altri mercati su cui trovare compensazioni al disastro italiano e che hanno già visto ridursi il numero delle loro aziende a 1.220, mentre nel 2007, cioè alla vigilia della crisi dei mutui subprime, erano 2.785".