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Scuola, Valditara avvia confronto con i sindacati sul precariato

Nell'anno scolastico 2024/2025 previste 155mila supplenze. Il ministro dell'Istruzione: "Avviato confronto con Commissione Ue per più rapida assunzione idonei precedenti concorsi"

Economia, Scuola
Scuola, Valditara avvia confronto con i sindacati sul precariato
(Teleborsa) - Individuare misure che riducano il fenomeno del precariato. Con questo obiettivo ha preso il via ieri il confronto tra il Ministero dell'Istruzione e del Merito e i sindacati. "Continuità didattica, qualità della docenza e stabilità del posto di lavoro sono gli obiettivi che ci prefiggiamo", ha dichiarato il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara.

Durante l'incontro il Ministro ha illustrato i dati del fenomeno che dimostrano la riduzione del numero dei precari nell'anno scolastico in corso. In particolare, le supplenze annuali e fino al termine dell'attività didattica assegnate risultano essere 140.342 di cui 102.180 sul sostegno, che rappresenta il 72,8% del totale delle nomine a tempo determinato.

Nel prosieguo dell'anno scolastico le supplenze si potranno attestare sul numero di 155mila, considerando anche il fenomeno delle certificazioni tardive sul sostegno. Nell'anno scolastico 2023/2024 le supplenze sono state 160.564, mentre nell'anno scolastico 2022/2023 hanno raggiunto le 160.562 unità.

Valditara ha inoltre fatto sapere di aver avviato il confronto con la Commissione europea per rendere più flessibili le norme sul reclutamento, consentendo tra l'altro una più rapida assunzione degli idonei dei precedenti concorsi, possibilmente da ricomprendere nella quota dei 70mila "vincitori" PNRR.

Per quanto riguarda le procedure di copertura delle cattedre, il ministro si è impegnato ad anticiparne la conclusione entro luglio del prossimo anno per l'a.s. 2025/2026. Ciò sarà reso possibile anche dal fatto che non ci sarà la contestualità della conclusione del concorso PNRR e dell'aggiornamento delle Gps.

Il ministro ha poi annunciato la riattivazione della Carta del Docente per un valore di 500 euro e ha sottolineato l'importanza di adottare una politica di welfare per contribuire a risolvere il problema delle rinunce, e dunque delle cattedre vacanti, nelle realtà che scontano un costo della vita più alto.
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