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Carta docente, Anief ai precari: Tribunale Roma conferma diritto precari ai 500 euro

Economia, Scuola
Carta docente, Anief ai precari: Tribunale Roma conferma diritto precari ai 500 euro
(Teleborsa) - La Carta del docente va data anche ai supplenti annuali, non vi sono dubbi. Lo hanno deciso i giudici di Roma, che con un’unica sentenza che accomuna singoli ricorsi, hanno risarcito 16.500 euro a dieci insegnanti. Sul parere espresso dal giudice, hanno inciso tanto i numerosi orientamenti dei tribunali europei e nazionali, tutti orientati a concedere la card per l’aggiornamento annuale anche ai precari al fine non discriminarli e per ottemperare all’espletamento di un loro diritto-dovere.

Marcello Pacifico, presidente del sindacato Anief, rivolgendosi ai precari che ancora non hanno fatto ricorso, ha affermato "farebbero davvero bene a prendere in considerazione che è giunto il momento di rivendicare una prerogativa della loro professione. Tantissimi tribunali hanno infatti accertato che se praticare l’aggiornamento professionale è un dovere degli insegnanti supplenti annuali o con almeno cinque mesi di servizio svolto in una annualità scolastica, accedere alla Carta del docente è di conseguenza un diritto che non può essere superato da una legge sbagliata. Negare la card da 500 euro annui è una vera discriminazione verso centinaia di migliaia di dipendenti".

Per il giudice di Roma, "il ricorso è fondato e merita di essere accolto per le ragioni indicate da numerosi giudici di merito". Il Tribunale ha ricordato la normativa che obbliga il personale, anche precario, ad aggiornarsi ed i diversi contratti collettivi nazionali che riprendono il medesimo obbligo. Il tribunale di Roma ha quindi esaminato "il contesto normativo" dell’Unione europea ed il "Principio di non discriminazione" in base al quale si stabilisce che “per quanto riguarda le condizioni di impiego, i lavoratori a tempo determinato non possono essere trattati in modo meno favorevole dei lavoratori a tempo indeterminato comparabili per il solo fatto di avere un contratto o rapporto di lavoro a tempo determinato a meno che non sussistano ragioni oggettive".

Infine, lo stesso tribunale di Roma ha ricordato la posizione del Consiglio di Stato e "le regole che pongono a carico dell’Amministrazione l’obbligo di fornire a tutto il personale docente, senza alcuna distinzione tra docenti a tempo indeterminato e a tempo determinato, strumenti, risorse e opportunità che garantiscano la formazione in servizio", stabilendo che "non vi è dubbio che tra tali strumenti debba essere compresa la Carta del docente".

Il sindacato Anief si rivolge dunque a tutti gli insegnanti di ogni ordine e grado precari dal 2016 perché presentino ricorso per farsi assegnare i 500 euro annui della carta del docente.
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