(Teleborsa) - Il brusco e inarrestabile
calo dei prezzi del petrolio, scesi ai minimi dal 2003, unito alle
crescenti preoccupazioni circa le prospettive per l'economia globale, tiene sotto scacco
i mercati europei, che chiudono la sessione odierna in caduta verticale. A peggiorare il sentiment contribuisce anche il
rallentamento della Cina.
L'
Euro / Dollaro USA continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,08%, in attesa del
meeting, domani, della Banca Centrale Europea. L'
Oro, in aumento (+1,47%), raggiunge 1.103 dollari l'oncia, grazie alla sua
natura di bene rifugio. Sessione debole per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia con un calo dello 0,28%.
Pesante l'aumento dello
spread, che si attesta a 108 punti base, con un deciso aumento di 6 punti base, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento dell'1,56%.
Tra gli indici di Eurolandia, sessione nera per
Francoforte, che lascia sul tappeto una perdita del 3,15%; in caduta libera
Londra, che affonda del 3,57%. Pesante
Parigi, che segna una discesa di ben del 3,67 punti percentuali.
Giornata nera per la Borsa di Milano, che
affonda con una discesa del 4,93%, penalizzata dal
faro acceso dalla BCE sui crediti deteriorati delle banche italiane e dalle
tensioni tra il Governo e Bruxelles.
Il
controvalore degli scambi nella seduta odierna a Piazza Affari è stato pari a 3,56 miliardi di euro, con un incremento di ben 532,3 milioni di euro, pari al 17,57%, rispetto ai precedenti 3,03 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 1,13 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 1,35 miliardi.
Forte nervosismo e perdite generalizzate a Milano su tutti i settori, senza esclusione alcuna. Nel listino, le peggiori performance sono state quelle dei settori
Banche (-6,96%),
Automotive (-6,49%) e
Servizi per la finanza (-6,47%).
Affondano o perdono terreno
tutte le Blue Chip di Milano. I più forti ribassi si sono verificati su
Banca Mps, che ha archiviato la seduta a -22,20%.
Il titolo è stato bersagliato dalle vendite anche oggi, nonostante il
prolungamento del divieto di short selling imposto dalla
Consob. Pesanti le
perdite anche per gli altri istituti bancari, investiti da una
raffica di sospensioni. Si muove
in controtrend Banca Ifis +1% sostenuta dai
buoni risultati di bilancio.
Tra i petroliferi, seduta drammatica per
Saipem, che crolla del 12,03% sul crollo del greggio, ma anche sui rumors secondo cui
la ricapitalizzazione sarà a forte sconto.
Sull'intero listino, si distingue lo
spunto positivo di
Pierrel +2,05% grazie alla
forte crescita delle vendite del farmaco Orabloc nel Nord America.