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Target 2? Gli Italiani sono creditori

Ogni euro è emesso a debito dalle Banche centrali, ma i creditori siamo noi


Quando la BCE, nel corso del tempo effettua operazioni di rifinanziamento delle banche ovvero operazioni di immissione di liquidità con il sistema del QE, lo fa attraverso le rispettive Banche nazionali: sono loro che creano la nuova moneta in euro aumentando il passivo, ed iscrivendo correlativamente all'attivo le garanzie apprestate dalle banche per ottenere il finanziamento oppure i titoli di Stato comprati sul mercato offrendo in cambio nuovi euro.

Mentre la decisione di creare nuovi euro ovvero di ridurne la circolazione, e quella dei tassi a cui si effettuano le operazioni, sono decisa a livello europeo, sono poi le singole Banche nazionali che effettuano le operazioni e ne registrano l'ammontare nei rispettivi bilanci. Se le banche italiane chiedono maggiore liquidità mediante operazioni di rifinanziamento, è la Banca d'Italia che provvede a tal fine ed eroga loro la corrispondente quantità di nuovi euro: alla scadenza del rifinanziamento, che arriva fino a tre anni, le banche devono restituire gli euro ricevuti in prestito e su cui hanno pagato il tasso di interesse previsto a tal fine.


Anche queste operazioni, di rifinanziamento a tempo delle banche e di acquisto a titolo definitivo di titoli di Stato e di altri asset con i programmi di volta in volta deliberati dalla BCE, aumentano il debito complessivo iscritto nei bilanci delle singole Banche centrali, a loro volta debitrici verso la BCE. Si consolidano così i conti all'interno dell'Eurosistema. I nuovi euro sono stati creati dalle Banche nazionali in nome e per conto della BCE: è un loro passivo, cui corrisponde un debito verso la BCE. La BCE, di converso, ha un corrispondente credito verso le banche centrali. Così si crea o si riduce la liquidità in euro, e corrispondentemente si aumenta o si riduce il passivo delle singole Banche nazionali, che viene consolidato dalla BCE.

Deve essere chiaro questo punto: più aumenta la circolazione monetaria, più ci sono euro in circolazione, maggiore è il passivo iscritto nei bilanci delle Banche nazionali: la moneta emessa è sempre iscritta a debito.

Il motivo risale alla storia: una volta, le Banche centrali potevano emettere solo una determinata quantità di moneta in proporzione all'oro di cui disponevano come riserva. Ed iscrivevano la moneta emessa al passivo, come oggi, a fronte di un attivo che era rappresentato dall'oro delle riserve. Anche oggi l'oro è iscritto all'attivo delle banche centrali, ma insieme all'oro figurano anche i crediti verso terzi: titoli di Stato, depositi e garanzie apprestati dalle banche. In pratica, poiché le Banche centrali non possono effettuare operazioni dirette di credito, ma operano solo verso le banche, è nei loro confronti che si riferiscono le poste di credito e di debito.

Il Target 2 è un sistema che registra tutti i movimenti di euro tra le diverse Banche centrali, a prescindere dalla natura della transazione. I movimenti tra Banche centrali corrispondono dunque ai movimenti decisi dai clienti delle singole banche che operano all'interno di ciascuna giurisdizione nazionale: se una persona, ad esempio un importatore, trasferisce euro dal proprio conto in Italia ad un altro conto in Germania, accreditando la somma al proprio fornitore, si ha una riduzione degli euro circolanti in Italia ed un aumento di quelli in Germania. Le banche italiane hanno un minor debito verso il loro cliente, l'importatore, visto che ha ritirato i propri depositi, mentre le banche tedesche hanno un maggior debito verso il proprio cliente, l'esportatore. In questo caso, visto che l'operazione è stata operata attraverso la Banca d'Italia che ha ridotto le proprie passività in euro, mentre sono aumentate in Germania, la quadratura contabile si raggiunge iscrivendo un debito della Banca d'Italia ed un credito della Bundesbank.

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