(Teleborsa) -
Pro-Gest, il principale gruppo cartario italiano che si trova in uno stato di tensione finanziaria, ha comunicato una
crescita del fatturato del 4% al 30 settembre 2024 rispetto all'anno precedente. Considerato che la società aveva registrato 379,6 milioni di euro fra gennaio e settembre 2023, il fatturato si attesta ora sui 395 milioni di euro.
La società, che è andata in default sui bond
questa estate, spiega che il risultato è stato raggiunto grazie alla performance delle business unit
Cartiere che segnano un incremento del 43% nel segmento containerboard e del 15% nel tissue, nonostante un mercato ancora debole. Anche le altre aree di business mostrano andamenti positivi, con rialzi significativi nei
volumi di produzione in tutti i settori, tra cui gli ondulatori +34%, il packaging +15% e il segmento take-away +8%.
Il
piano di ristrutturazione che sta affrontando l'azienda e che verrà
presentato ai creditori finanziari del gruppo entro novembre, prevede, inoltre, la valorizzazione delle risorse esistenti, le dismissioni di asset e l'inserimento di nuove figure chiave per supportare lo sviluppo aziendale. Sul fronte occupazionale, Pro-Gest registra valori stabili, passando da 1.062 dipendenti a dicembre 2023 a 1.066 a settembre 2024.
In questo quadro di rinnovamento, l'azienda ha recentemente
rafforzato la propria struttura societaria con la nomina di Giordano Maria Cogliati come Chief Financial Officer e di Fabio Trabucchi quale nuovo Amministratore, figure indipendenti che vanno a completare il Consiglio d'Amministrazione insieme a Francesco Zago, Valentina Zago e Angelo Rodolfi, nominato nuovo Presidente dopo le
dimissioni di Domenico Livio Trombone.
Il CdA ha riconfermato la posizione già adottata in merito ai prestiti obbligazionari, al fine di
salvaguardare la posizione di liquidità in pendenza delle negoziazioni con il ceto creditorio che avranno luogo nelle prossime settimane, si legge in una nota.