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La crisi è in Ucraina, lo scontro è sull'Euro

Un collasso dell'economia europea rafforzerebbe il dollaro

Le sanzioni decise nei confronti della Russia per via del suo intervento militare in Ucraina, che sono state già decise in questi giorni in primo luogo dagli Usa e dalla Gran Bretagna, avranno un impatto asimmetrico: colpiranno infatti le economie europee assai più di quella americana e britannica.

Per questo motivo, a Bruxelles c'è particolare cautela: si rischia una recessione gravissima, con esiti inimmaginabili anche per la tenuta dell'Euro, di cui beneficerebbe il dollaro.

L'economia americana, infatti, a differenza di quella europea che dipende dalle importazioni di gas dalla Russia, beneficia di una piena indipendenza energetica: ai prezzi odierni, è già conveniente il trasporto via nave di GNL dagli Usa. Solo qualche mese fa sarebbe stata considerata una follia!

Anche dalla Russia, naturalmente facendo il proprio gioco, giungono messaggi allarmanti. Commentando l'annuncio del governo tedesco di interrompere la certificazione del North Stream 2, l'ex premier russo Dmitry Medvedev ha ironizzato: "Bene! Benvenuti nel nuovo coraggioso mondo in cui gli europei pagheranno molto presto 2.000 euro per 1.000 metri cubi di gas naturale!".
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