(Teleborsa) -
Nulla di fatto per le principali Borse del Vecchio Continente, che terminano gli scambi sulla parità. In contro trend Piazza Affari, protagonista di una sessione in rosso. Sostanzialmente tonico il mercato a stelle e strisce, con l'
S&P-500 che registra una plusvalenza dello 0,38%.
In Italia l'attenzione rimane sui titoli bancari per le ipotesi legate al consolidamento del settore, dopo che venerdì sera UniCredit ha depositato presso CONSOB il documento dell'offerta di scambio su Banco BPM, che l'amministratore delegato Andrea Orcel ha definito "congrua". Soffre il settore automotive a livello europeo, dopo che Porsche SE, il principale azionista di Volkswagen, ha avvertito che potrebbe svalutare il valore della sua partecipazione nella principale casa automobilistica europea fino a 20 miliardi di euro; inoltre, pesano le indiscrezioni riguardo ad una ferma resistenza di Donald Trump alle richieste arrivate da varie aziende americane di alleggerire la sua posizione sui dazi sui beni importati negli Stati Uniti.
Gli investitori attendono intanto le decisioni delle banche centrali: mercoledì la Fed dovrebbe abbassare i tassi d'interesse di 25 punti base, mentre giovedì la Banca del Giappone dovrebbe lasciarli invariati. Attese decisioni anche in Cina, Inghilterra, Svezia e Russia. Stamattina Christine Lagarde (BCE) ha detto che "l'attuale posizione politica è restrittiva. Ma se i dati in arrivo continueranno a confermare la nostra linea di base, la direzione di marcia è chiara e prevediamo di abbassare ulteriormente i tassi di interesse".
L'
Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,051. L'
Oro mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 2.652,3 dollari l'oncia. Giornata negativa per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua gli scambi a 70,59 dollari per barile, in calo dello 0,99%.
Balza in alto lo
spread, posizionandosi a +118 punti base, con un incremento di 4 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari al 3,38%.
Tra gli indici di Eurolandia sostanzialmente debole
Francoforte, che registra una flessione dello 0,45%, si muove sotto la parità
Londra, evidenziando un decremento dello 0,46%, e soffre
Parigi, che evidenzia una perdita dello 0,71%. Chiusura in frazionale ribasso per Piazza Affari, con il
FTSE MIB che lascia sul parterre lo 0,43%, interrompendo la serie di tre rialzi consecutivi, iniziata mercoledì scorso; sulla stessa linea, cede alle vendite il
FTSE Italia All-Share, che chiude a 36.955 punti.
Alla chiusura di Milano risulta che il
controvalore degli scambi nella seduta del 16/12/2024 è stato pari a 2,88 miliardi di euro, con un incremento del 17,19%, rispetto ai precedenti 2,46 miliardi di euro; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,83 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,96 miliardi.
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, in evidenza
Telecom Italia, che mostra un forte incremento del 5,69%.
Buona performance per
Banca MPS, che cresce del 2,01%.
Sostenuta
Unipol, con un discreto guadagno dell'1,94%.
Si muove in modesto rialzo
Banco BPM, evidenziando un incremento dell'1,25%.
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su
Stellantis, che ha terminato le contrattazioni a -4,63%.
Vendite a piene mani su
Iveco, che soffre un decremento del 4,40%.
Preda dei venditori
Ferrari, con un decremento del 2,60%.
Si concentrano le vendite su
Amplifon, che soffre un calo del 2,25%.
Al Top tra le azioni italiane a
media capitalizzazione,
Acea (+4,82%),
CIR (+2,83%),
Banca Ifis (+2,18%) e
Banco di Desio e della Brianza (+1,61%).
Le peggiori performance, invece, si sono registrate su
MFE B, che ha chiuso a -5,35%.
Pessima performance per
Carel Industries, che registra un ribasso del 4,18%.