(Teleborsa) -
Seduta debole per le Borse europee, dopo che stamattina
l'inflazione nel Regno Unito è salita al 2,3% a ottobre (il
livello più alto in sei mesi, rispetto all'1,7% di settembre), mentre rimangono sullo sfondo le tensioni geopolitiche sull'escalation del conflitto tra Russia e Ucraina. C'è attesa per la trimestrale di
Nvidia che sarà rilasciata questa sera a mercato chiuso.
La
Banca centrale europea (BCE), nel
Rapporto sulla stabilità finanziaria, ha affermato che la crescita economica dell'eurozona rimane fragile, mentre le preoccupazioni sulle prospettive del commercio globale aumentano l'incertezza geopolitica e politica. Inoltre, valutazioni elevate e concentrazione del rischio rendono i
mercati più suscettibili a correzioni improvvise.
Sempre la BCE,
ha reso noto che nell'
eurozona durante il
terzo trimestre la
crescita dei salari negoziali ha registrato un'accelerazione a +5,4% a/a (massimo storico dall'introduzione dell'euro) da +3,5% del periodo antecedente. Il ritmo più elevato è stato dettato dalla Germania dove la Bundesbank ha riscontrato un aumento annuale di +8,8%: la banca centrale tedesca ha precisato che tale incremento, il più elevato dal 1993, rappresenta probabilmente il picco, a cui dovrebbe seguire un'attenuazione delle variazioni.
Sessione negativa per l'
Euro / Dollaro USA, che lascia, per ora, sul parterre lo 0,74%. Lieve aumento per l'
oro, che mostra un rialzo dello 0,64%. Seduta in frazionale ribasso per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che lascia, per ora, sul parterre lo 0,14%.
Torna a galoppare lo
spread, che si posiziona a +123 punti base, con un forte incremento di 7 punti base, mentre il
BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento del 3,58%.
Nello scenario borsistico europeo sostanzialmente debole
Francoforte, che registra una flessione dello 0,29%, senza slancio
Londra, che negozia con un -0,17%, e si muove sotto la parità
Parigi, evidenziando un decremento dello 0,43%.
Chiusura in frazionale ribasso per
Piazza Affari, con il
FTSE MIB che lascia sul parterre lo 0,29%; sulla stessa linea, si posiziona sotto la linea di parità il
FTSE Italia All-Share, che si ferma a 35.375 punti. In frazionale progresso il
FTSE Italia Mid Cap (+0,29%); sulla stessa tendenza, poco sopra la parità il
FTSE Italia Star (+0,51%).
Dai dati di chiusura di Borsa Italiana, risulta che il
controvalore degli scambi nella seduta del 20/11/2024 è stato pari a 2,05 miliardi di euro, in calo del 36,03%, rispetto ai 3,2 miliardi della vigilia; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,61 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,4 miliardi.
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, si muove in territorio positivo
Nexi, mostrando un incremento del 2,16%. Denaro su
Telecom Italia, che registra un rialzo del 2,10%. Piccolo passo in avanti per
Recordati, che mostra un progresso dell'1,10%. Composta
Prysmian, che cresce di un modesto +1,03%.
Le peggiori performance, invece, si sono registrate su
Iveco, che ha chiuso a -2,05%. Si concentrano le vendite su
Amplifon, che soffre un calo dell'1,57%. Contrazione moderata per
Stellantis, che soffre un calo dell'1,45%. Sottotono
Enel che mostra una limatura dell'1,19%.
Al Top tra le azioni italiane a
media capitalizzazione,
Moltiply Group (+3,31%),
Carel Industries (+3,31%),
GVS (+2,73%) e
MARR (+2,50%).
I più forti ribassi, invece, si sono verificati su
De' Longhi, che ha archiviato la seduta a -3,08%. Vendite su
Ferragamo, che registra un ribasso del 2,47%. Seduta negativa per
Intercos, che mostra una perdita del 2,19%. Deludente
The Italian Sea Group, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia.