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Auto: 25% vendute nel 2023 è elettrico o ibrido

Ma siamo ancora lontani dai profitti, lo studio BCG

Economia, Trasporti
Auto: 25% vendute nel 2023 è elettrico o ibrido
(Teleborsa) - Nonostante l'accelerazione verso la mobilità sostenibile, le case automobilistiche perdono in media 6.000 dollari per ogni auto elettrica venduta al prezzo di 50.000 dollari, al netto dei crediti fiscali. È quanto emerge dal recente studio "Can OEMs Catch the Next Wave of EV Adopters?" realizzato da Boston Consulting Group (BCG), che analizza le sfide economiche e strategiche che il settore automotive deve affrontare nella transizione verso l'elettrico.

Le auto elettriche, pur rappresentando il futuro della mobilità a basse emissioni, non generano ancora profitti per i costruttori. “Esistono naturalmente differenze regionali e di segmento, ma l'elettrico rimane un costo significativo per le aziende” afferma Mattia Rodriquez, Partner di BCG. “I maggiori oneri derivano dai costi di produzione, in particolare dal pacco batteria, che incide attualmente per il 30-35% sul costo totale del veicolo elettrico. Guardando al 2030 questo potrebbe scendere, arrivando a circa 20-25%. Ci sono inoltre costi incrementali legati a elettronica non presente su motori a combustione, tutta la componentistica software è molto superiore e questo comporta costi anche in termini di ricerca e sviluppo.”


È quindi la riduzione dei costi legati alle batterie l’elemento chiave per migliorare la redditività. Nel 2022, il costo medio delle batterie era di circa 140 dollari per kWh. Secondo le previsioni di BCG, entro il 2030 questo valore potrebbe scendere a 75-100 dollari per kWh, a seconda della chimica delle celle, della geografia e delle innovazioni tecnologiche.

La diminuzione dei costi sarà guidata da diversi fattori, tra cui: un’economia di scala, che con l'aumento della produzione di batterie consentirà di ridurre i costi unitari; innovazioni tecnologiche, ad esempio lo sviluppo di nuove chimiche delle celle, come le batterie allo stato solido, capaci di migliorare l'efficienza e abbassare i costi; l’ottimizzazione della catena di fornitura, come l’approvvigionamento sostenibile e responsabile delle materie prime per ridurre i rischi e i costi associati.

(Foto: CHUTTERSNAP on Unsplash)
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