(Teleborsa) - Recupera in settembre il
mercato delle auto usate (con dati in attesa di consolidamento): +0,6% e
441.187 trasferimenti di proprietà nel mese rispetto ai 438.339 di settembre 2023, un livello inferiore del 3,2% rispetto al 2019. I
trasferimenti netti guadagnano il 4,2% mentre le minivolture perdono il 4,3%. Nei primi 9 mesi la crescita si riduce al 7,5% con 3.931.317 passaggi complessivi rispetto ai 3.655.850 di gennaio-settembre 2023 (-3,6% sul 2019). È quanto emerge dai dati pubblicati da Unrae.
Il
diesel anche a settembre continua a ridurre il suo peso sul mercato dell’usato, mantenendo comunque la leadership fra le motorizzazioni, al 43,3% di quota rispetto al 45,6% dei primi 8 mesi dell’anno, portando al 45,3% il cumulato dei 9 mesi; al secondo posto il motore a
benzina al 39,7% (-0,3 p.p. e al 38,5% nel cumulato). Le
ibride occupano la terza posizione con l’8,1% nel mese e 7,5% nel cumulato, segue il
Gpl (al 4,9% nel mese e 4,8% nei 9 mesi). Il
metano si posiziona al 2,2% in settembre e nei 9 mesi, mentre i trasferimenti netti di auto
BEV e
plug-in pesano rispettivamente lo 0,9% e 1,0% del totale (0,8% e 0,9% nel cumulato).
Si mantiene stabile anche in settembre il quadro dei
trasferimenti per contraente: gli scambi tra privati/aziende, che rimangono largamente predominanti, nel mese perdono 1 punto di quota e rappresentano il 56,3% di tutti i passaggi di proprietà (55,9% nel cumulato). Recuperano mezzo punto quelli da operatore a cliente finale, al 38,9% nel mese (39,7% in gennaio-settembre). In crescita gli scambi provenienti da autoimmatricolazioni (4,0%), mentre cedono quelli provenienti dal noleggio (0,7% complessivo nel mese e 0,8% nei 9 mesi).
L’analisi per regione mostra un ritorno al ranking usuale sul podio, dopo le variazioni di agosto. Al primo posto si conferma la
Lombardia al 16,1% (+0,4 p.p.) e al secondo torna il
Lazio al 9,8% (stabile rispetto a settembre 2023), in terza posizione si colloca la
Campania con il 9,4% (+0,1 p.p.).
In settembre la quota dei trasferimenti netti di vetture con oltre 10 anni di
anzianità, pur perdendo 2,3 punti rispetto al 2023, risale al 49,0% del mercato dal 48,4% degli 8 mesi precedenti, portando al 48,5% il cumulato dei 9 mesi. La quota delle auto da 4 a 6 anni nel mese vale l’11,5%, in calo di 0,9 punti rispetto sia al 2023 che agli 8 mesi precedenti, scendendo al 12,3% nel cumulato dei 9 mesi. Vale il 17,2% la quota delle auto da 6 a 10 anni (+1,4 p.p., al 16,9% nel cumulato), l’11,8% quella delle auto da 2 a 4 anni, 0,4 punti più alta di settembre 2023 (11,6% in gennaio-settembre) e il 4,1% la quota delle auto da 1 a 2 anni, 0,7 punti più alta del 2023 (4,2% in gennaio-settembre). Le vetture da 0 a 1 anno pesano il 6,3% nel mese (+0,6 punti sul 2023) e il 6,5% nel cumulato. Nel complesso, i trasferimenti di vetture fino a 4 anni di anzianità coprono il 22,2% a settembre, +1,7 punti su settembre 2023.
Sul fronte delle
minivolture, in settembre perde 2,6 punti la quota dei privati o altre società che permutano la propria vettura, che scende al 56,5% (57,5% nei 9 mesi), mentre recupera 0,6 punti la quota dei ritiri di autovetture da parte degli operatori, al 27,3% nel mese e 27,2% nel cumulato. Guadagnano 1,1 punti le auto provenienti dal noleggio a lungo termine (al 10,4% e 10,5% nei 9 mesi), e mezzo punto quelle provenienti dal breve termine (al 3,8%, 2,7% in gennaio-settembre), in aumento al 2,1% quelle provenienti da autoimmatricolazioni (2,1% nel cumulato).
Anche fra le minivolture, in settembre le auto
diesel confermano la leadership, seppur in calo di 3,1 punti, al 47,3% (49,0% nei 9 mesi), il
benzina cede 0,7 punti, al 31,4% (31,5% nel cumulato). Il
Gpl sale leggermente (al 5,2%), stabile il metano (al 2,1%). In sostenuta crescita le minivolture di
auto ibride: 11,0% di share nel mese (9,4% nel cumulato). Le plug-in e le auto BEV si posizionano rispettivamente all’1,7% e 1,3% delle preferenze.
Anche fra le minivolture si contrae la quota delle autovetture con più di 10 anni, al 36,4% del totale (37,0% nei 9 mesi). In calo di 1 punto la
fascia di anzianità da 4 a 6 anni (13,9% in settembre e 14,6% in gennaio-settembre). Cede un decimale la fascia da 1 a 2 anni, al 5,6% nel mese e 5,7% nel cumulato. In crescita, invece, le fasce di anzianità da 6 a 10 anni (20,6% nel mese e 20,2% nel cumulato), quella da 2 a 4 anni (17,1% in settembre e 16,2% nel cumulato) e quella da 0 a 1 anno (6,3% in settembre e in gennaio-settembre).
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