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Scuola, Anief avvia ricorso per riconoscere ai precari 100 euro in più al mese

Economia, Scuola
Scuola, Anief avvia ricorso per riconoscere ai precari 100 euro in più al mese
(Teleborsa) - L'aumento retributivo di 100 euro, quale anticipo sul rinnovo del contratto 2022-2024, dovrà essere corrisposto anche al personale precario e non solo a quello di ruolo. E' quanto precisa il sindacato della scuola Anief, avviando ricorsi gratuiti per far ottenere a tutto il personale docente, Ata ed educativo a tempo determinato l’emolumento previsto dal Decreto Anticipi solo per il personale di ruolo.

Il decreto-legge 18 ottobre 2023 n. 145 ha previsto per i dipendenti pubblici a tempo indeterminato un anticipo di 2 miliardi di euro, da corrispondere come una tantum pari al valore annuo dell’indennità di vacanza contrattuale moltiplicato per 6,7 volte. Per il personale della scuola si tratta, in media, di un aumento di circa 100 euro al mese che sarà corrisposto anticipatamente in un’unica soluzione a dicembre 2023. La norma però esclude tutto il personale a tempo determinato.

Dopo la card docente, questa volta il sindacato si batterà per riconoscere ad ogni precario - docente, Ata ed educativo - fino a 1.500 euro, grazie all'adesione al ricorso gratuito presente sul portale del sindacato. L’adesione al ricorso, aperto gratuitamente a tutti coloro che hanno o hanno avuto un contratto a tempo determinato nella scuola statale nel 2022 e/o nel 2023, va effettuata sul portale ANIEF.

"Non siamo disposti ad accettare alcuna forma di discriminazione a carico dei precari, che in questi anni abbiamo tutelato ai tavoli di contrattazione e, quando necessario, anche in ogni sede giudiziaria italiana ed europea", commenta Marcello Pacifico, presidente Anief, ribadendo "l’anticipo sul prossimo contratto collettivo deve essere riconosciuto anche ai precari, se il decreto non sarà modificato siamo pronti a impugnarlo".
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