(Teleborsa) - Se si vuole valorizzare il
personale servono risorse ulteriori per la
contrattazione integrativa: lo ha ricordato oggi il sindacato
Anief al ministero dell’Istruzione e del Merito durante la prima riunione per la sottoscrizione dell’ipotesi
Mof 2022/23: il “Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa” utilizzato dalle scuole per pagare i compensi accessori di docenti e personale Ata, come previsto dall’articolo 40 del CCNL Istruzione e Ricerca.
La delegazione Anief - composta dal segretario generale
Daniela Rosano, dal responsabile dipartimento DSGA Alberico Sorrentino e dalla responsabile nazionale ATA
Cristina Dal Pino, ha espresso le proprie posizioni incontrando la delegazione di parte pubblica. L’Amministrazione ha fatto presente che la firma sul Contratto MOF 22/23 arriva in ritardo perché dopo la firma di dicembre è intervenuto un nuovo atto di indirizzo che ha comportato un ritardo nella
certificazione da parte dell’UCB.
Anief ha chiesto i
tempi per accredito delle
risorse sul
Pos delle scuole al fine di garantire la liquidazione del MOF in tempi brevi. L’Amministrazione ha chiarito che le risorse saranno disponibili entro il mese di agosto. Per evitare che si verifichino nuovi ritardi nell’assegnazione degli importi, l’amministrazione ha già sottoposto alle organizzazioni sindacali la bozza delle ipotesi per l’individuazione dei criteri per la ripartizione delle risorse finanziarie confluite nel MOF relative all’anno scolastico 2023-2024.
Anief ha chiesto di aspettare espressamente per la
sottoscrizione della nuova ipotesi la firma del CCNL in discussione all’
ARAN, viste le implicazioni in relazione all’indennità variabile dei DSGA quale conseguenza dell’incarico di elevata qualificazione e all’indennità di disagio degli assistenti tecnici del primo ciclo e all’intensificazione prevista per tutto il
personale ATA. Anche sulla consistenza del fondo, l’Anief ha sottolineato la necessità di rivedere gli importi dei compensi orari per tutto il personale della scuola fermi da vent’anni senza tenere conto dell’inflazione crescente. Il tavolo si aggiornerà a breve per la definizione del Mof 2023/24.