(Teleborsa) - In seguito all'incontro tenutosi in ARAN per il rinnovo del contratto, il
ministero dell’Istruzione conferma l’intenzione di
mutare le aree professionali del personale ATA.
L’incontro, dove
era presente il sindacato Anief, con
Cristina Dalpino e Carla Lettiero, è servito a riconfermare la volontà di attivare, in vista del nuovo contratto nazionale,
quattro aree funzionali: quella dei
Collaboratori, quella dei
Collaboratori Esperti, quella degli
Assistenti e infine quella del
Funzionari e delle elevate qualificazioni.
L’area C, mai attivata, quella dei
Coordinatori Amministrativi e Tecnici, al momento, scompare dal contratto scuola. Nell’area dei Funzionari e delle elevate qualificazioni entrerebbero di diritto gli attuali
DSGA con contratto di lavoro a tempo indeterminato e solo a seguito di mobilità verticale un numero imprecisato di unità di personale assistente amministrativo.
"Con questa proposta non si fa l’interesse delle scuole. Si cerca solo di fare cassa: in pratica, a fronte di 8.000 scuole in cui dovrebbero essere presenti almeno in pari numero un coordinatore amministrativo e un coordinatore tecnico, si andrebbero a creare solo circa 2.000 posti di funzionari precari", spiega
Marcello Pacifico, presidente nazionale
Anief, aggiungendo "dobbiamo anche segnalare la mancata volontà di discutere del buono pasto e dell’indennità di videoterminalista, e dell’abolizione dell’istituto della temporizzazione che come ANIEF stiamo caldeggiando".
L'Anief
non ritiene aderente alle reali necessità della scuola la creazione di
un’unica area in cui far confluire i funzionari ed il personale con la qualifica di Elevata qualificazione. In questo modo, verrebbe infatti a mancare una funzione di coordinamento pura tra la figura del DSGA e il personale ATA. Secondo il sindacato,
il funzionario così inquadrato verrebbe precarizzato in quanto subordinato ad un
incarico "triennale" e finirebbe ad essere gerarchicamente sottomesso al dirigente scolastico.
Nelle intenzioni dell’ARAN vi è anche
l’idea di eliminare le posizioni economiche attualmente in godimento del personale: le somme risparmiate verrebbero a confluire in quelle disponibili per le scuole per l’affidamento degli incarichi specifici.