(Teleborsa) - A poco più di un mese dall’inizio dell'anno scolastico è di nuovo
allarme precarietà e "supplentite" a scuola. Alle mancate o errate assunzioni dalle GPS si aggiunge ora la carenza di personale provocata dalla
mancata conferma di circa
50mila docenti e ATA dell'organico Covid.
"I casi di virus sono di nuovo aumentati e lo Stato sta di nuovo mettendo a disposizione degli istituti mascherine e dispositivi di protezione e prevenzione, ma come si fa a gestire tutto questo senza personale? Molte scuole sono già al collasso ed in generale tutte hanno bisogno di un organico aggiuntivo", protesta
Marcello Pacifico, presidente del sindacato autonomo della
scuola Anief.
"Rimane vivo il
problema degli organici precarizzati: se non cambiamo le regole, rischiamo di ritrovarci con sempre più supplentite e meno stabilizzazioni”, ricorda il sindacalista.
L'Anief sostiene che se si vuole realizzare l'obiettivo di
assumere subito 76mila docenti precari, come sollecitato dall'Unione europea, bisogna
attivare subito il doppio canale di reclutamento da GPS e modificare il PNRR. "Quello che chiediamo, come Anief - ribadisce Pacifico - è di immettere in ruolo i precari dalla prima e seconda fascia delle GPS anche con il doppio canale di reclutamento, nella gestione della fase transitoria, con una modifica alla fase di esecuzione del PNRR".
Pacifico ricorda poi che servono
revisioni anche per quanto riguarda la
formazione iniziale dei docenti e che per il
personale precario che ha superato i 36 mesi minimi per essere immesso in ruolo automaticamente, è stato predisposto in estate un
reclamo collettivo al Comitato europeo dei diritti sociali contro l’abuso di contratti a tempo determinato dello Stato italiano e rilanciato il
ricorso per il risarcimento danni per l’abuso delle supplenze a termine.