(Teleborsa) -
Seduta difficile per Piazza Affari, che scambia in netto calo, in accordo con gli altri Listini continentali sulle
tensioni tra USA e Iran.
L'
Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile su 1,117. L'
Oro continua gli scambi a 1.573,9 dollari l'oncia, con un aumento dell'1,43%. Sessione euforica per il greggio, con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che mostra un balzo dell'1,60%.
Consolida i livelli della vigilia lo
spread, attestandosi a +161 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona all'1,32%.
Tra i mercati del Vecchio Continente vendite a piene mani su
Francoforte, che soffre un decremento dell'1,68% mentre
Londra scende dello 0,79% e
Parigi dell'1,14%.
Giornata “no” per la Borsa italiana, in flessione dell'1,28% sul FTSE MIB; sulla stessa linea, vendite diffuse sul
FTSE Italia All-Share, che avvia la giornata a 25.470 punti. In forte calo il
FTSE Italia Mid Cap (-1,73%), come il FTSE Italia Star (-1,5%).
Petrolio (+0,95%) e
materie prime (+0,48%) in buona luce sul listino milanese.
Nella parte bassa della classifica di Piazza Affari, sensibili ribassi si manifestano nei comparti
tecnologia (-2,72%),
bancario (-2,39%) e
servizi finanziari (-2,00%).
ENI, che mette a segno un +1,55%, è l'
unica tra le Blue Chip di Piazza Affari a riportare una performance apprezzabile.
Le peggiori performance, invece, si registrano su
Unicredit, che ottiene -3,36%.
Male
Banco BPM, che registra un ribasso del 3,20%.
Sessione nera per
Azimut, che lascia sul tappeto una perdita del 2,92%.
In caduta libera
Pirelli, che affonda del 2,88%.
Unico titolo a media capitalizzazione a Milano,
Guala Closures ottiene un +0,54%.
Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Reply -3,42%.
Pesante
ASTM, che segna una discesa di ben -3,17 punti percentuali.
Seduta drammatica per
Credito Valtellinese, che crolla del 3,06%.