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Manovra, Padoan: "Target italia in linea con Patto di Stabilità"

Il Ministro dell'Economia e delle Finanze ha risposto al Vicepresidente della Commissione UE, Valdis Dombrovskis, e al Commissario Pierre Moscovici, che venerdì 27 ottobre avevano chiesto chiarimenti sulla Legge di Bilancio

Economia, Politica
Manovra, Padoan: "Target italia in linea con Patto di Stabilità"
(Teleborsa) - Mentre la Legge di Bilancio si prepara ad approdare al Senato, il Ministro dell'Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan ha inviato oggi 30 ottobre, una lettera di risposta al Vicepresidente della Commissione UE, Valdis Dombrovskis, e al Commissario Pierre Moscovici, che venerdì scorso 27 ottobre avevano chiesto chiarimenti sul Documento Programmatico di Bilancio 2018 presentato dall'Italia, ai fini della sua valutazione sul rispetto dei requisiti del Patto di Stabilità e Crescita.

Il Ministro sottolinea la convinzione del Governo italiano secondo cui il consolidamento di bilancio dovrebbe essere il frutto di un equilibrio tra il miglioramento della sostenibilità del debito e il supporto alla crescita economica in corso.

Nel merito, Padoan spiega che la differenza dello 0,1% tra la correzione del disavanzo strutturale indicata nel Documento Programmatico di Bilancio (DPB)(0,3%) e quella contenute nella lettera della Commissione europea (0,2%) è da attribuirsi ad una diversa applicazione della metodologia nel calcolo della crescita potenziale (e quindi dell’output gap).

Quanto al rischio di deviazione nel 2017 e nel 2018, il Governo – precisa il Ministro Padoan – ha agito in maniera pienamente rispettosa delle Raccomandazioni della Commissione, che hanno portato ad una correzione strutturale aggiuntiva dello 0,2% varato all'inizio dell’anno in corso.

Nella lettera viene anche posto l’accento sulla spesa per la gestione della frontiera meridionale dell’UE e la relativa accoglienza dei migranti di cui l’Italia si fa carico: una spesa che pesa per lo 0,25% del PIL.

Infine, un riferimento all'impegno del Governo nell'attuazione delle riforme strutturali annunciate ad aprile che includono la prima legge annuale per il mercato e la competitività, l’introduzione del reddito di inclusione, le riforme nel campo della giustizia, quelle della pubblica amministrazione e della scuola. Gli effetti cumulati delle riforme strutturali sulla crescita economica, se pienamente implementate, sono stimati intorno al 3% lungo un periodo di cinque anni. Una ulteriore spinta alla crescita verrà dagli investimenti pubblici.

"Considerando gli elementi appena descritti – conclude la lettera di Padoan - riteniamo che gli obiettivi fiscali previsti nel DPB siano in linea con i requisiti del Patto di Stabilità e Crescita e riflettano la strategia del governo di riduzione del deficit e del debito sostenendo allo stesso tempo la ripresa economica in atto. Confidiamo che la Commissione ne terrà conto nel suo giudizio’"
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