(Teleborsa) - Inizio di settimana da brivido per Piazza Affari e le principali Borse europee.
A scatenare il panic selling il
nuovo ribasso delle quotazioni del greggio ma anche i r
innovati timori per una Grexit alla luce delle
presunte fratture tra il Governo Tsipras e i creditori internazionali e il crescente
malcontento dei cittadini ellenici.
Non hanno aiutato l'
avvio in rosso di Wall Street, che ha definitivamente fatto precipitare i listini del Vecchio Continente sui minimi, e i
rumors sulla possibile insolvenza di Deutsche Bank che ha riportato l'attenzione sulla
delicata questione dello stato di salute del sistema bancario dell'Eurozona.
Sul valutario lieve aumento per l'
Euro / Dollaro USA, che mostra un rialzo dello 0,31% mentre tra le commodities l'
oro balza assieme a yen e obbligazioni, visti come
beni rifugio nei momenti di fuga dall'azionario, il petrolio (Light Sweet Crude Oil) riprende la propria parabola discensionale scambiando ora a 30,67 dollari per barile.
Sensibile peggioramento dello
spread, che pure risente del panic selling raggiungendo quota 145 punti base, 20 punti base in più rispetto al precedente, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento dell'1,69%.
Tra i mercati del Vecchio Continente,
Francoforte che segna una discesa del 3,30%, poco aiutata dal
crack di Deutsche Bank (-10%). A picco anche
Londra -2,71% e
Parigi -3,20%.
Giornata nera per la Borsa di Milano, con il
FTSE MIB che lascia sul parterre il 4,69%.
In Borsa di Milano risulta che il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 3,31 miliardi di euro, dai 3,41 miliardi della seduta precedente; mentre i volumi scambiati quest'oggi sono passati da 1,36 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 1,5 miliardi.
227 sono le azioni scambiate: tra queste, 212 titoli hanno chiuso in rosso, mentre 11 azioni hanno terminato in territorio positivo. Invariate le altre 4 azioni del listino milanese.
Affondano o perdono terreno
tutte le Blue Chip di Milano. Le più forti vendite si sono manifestate su
Saipem, che ha terminato le contrattazioni con un calo 25,29% dopo che
S&P ha messo il rating sotto credit watch.
In apnea
Banca Mps e
Banca Popolare dell'Emilia Romagna, entrambe con cali di quasi il 12%, ma anche
Poste Italiane, che arretra del 10%.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap balza
Banca Intermobiliare (+12,84%) con il mercato che ha reagito più che bene alla nomina del nuovo Presidente.
Bene anche
Engineering,
IREN e
Banco di Desio e della Brianza.
Le più forti vendite, invece, si sono manifestate su
Saras,
Banca Ifis,
Banca Carige e
Credito Valtellinese.