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Super Mario Draghi torna all'attacco: prepara misure ultra espansive

Ieri il governatore della BCE ha dichiarato che la posizione di politica monetaria della Banca Centrale Europea potrebbe essere rivista già all'inizio di marzo, salvando i mercati finanziari mondiali dalle pesanti vendite

Economia
Super Mario Draghi torna all'attacco: prepara misure ultra espansive
(Teleborsa) - Mario Draghi è diventato il super eroe delle borse mondiali: in una sola mezz'ora è riuscito a rassicurare gli investitori, salvando i mercati finanziari da un destino ormai segnato.

Il numero uno dell'Eurotower, dopo il direttivo della Banca Centrale Europea (BCE) che ha deciso di lasciare invariati i tassi, ha dichiarato che la politica monetaria della BCE potrebbe essere rivista già all'inizio di marzo, a causa delle turbolenze del mercato globale e delle dinamiche inflazionistiche più deboli del previsto.
La notizia dell'arrivo a breve di misure ultra espansive per sostenere la crescita della zona euro è stata ben accolta dagli investitori, che sono tornati immediatamente a comprare azioni, grazie anche ai prezzi ultra vantaggiosi visti i recenti crolli.

Il presidente della BCE, disposto a tutto pur di portare l'inflazione vicino al target del 2%, non vuole arrendersi, anche se i rischi di indebolimento della crescita economica sono aumentati, per via della bassa crescita dei mercati emergenti, dei rischi geopolitici, della volatilità dei mercati e della debole implementazione delle riforme.

Ma quali potrebbero essere le mosse future di Super Mario? Secondo alcuni potrebbe estendere il programma straordinario di Quantitative Easing, oppure agire sui tassi d'interesse.
Intervenendo ad una discussione al World economic forum a Davos, Draghi ha dichiarato che alla BCE "abbiamo molti strumenti" di ulteriore intervento sull'economia per favorire una risalita dell'inflazione "e soprattutto abbiamo la determinazione e la volontà e la capacità del Consiglio direttivo di usarli".
Il presidente della BCE ha poi voluto ribadire che Bruxelles non ha fatto e non farà nuove richieste di accantonamenti alle banche italiane per far fronte ai crediti deteriorati. "La vigilanza unica ha mandato questionari che appena letti sono stati visti come nuove richieste: è stato un errore - ha detto Draghi - il questionario riguarda come gestire i crediti deteriorati. E sappiamo che ci vorranno anni per gestire i crediti deteriorati".
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