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Draghi dà sprint alle Borse. Milano in rally grazie al rimbalzo delle banche

Commento, Finanza
Draghi dà sprint alle Borse. Milano in rally grazie al rimbalzo delle banche
(Teleborsa) - Mario Draghi mette le ali a Piazza Affari e le altre principali Borse europee.

Dopo una mattinata positiva ma nervosa all'indomani del sell-off causato dall'inesauribile crollo dei prezzi del petrolio, i listini hanno visibilmente accelerato il passo durante la conferenza stampa di Mario Draghi seguita al meeting di politica monetaria della Banca Centrale Europea.

Il Presidente dell'Istituto con sede a Francoforte ha aperto al varo di nuovi stimoli già in occasione della riunione di marzo in scia alle aumentate pressioni al ribasso sui prezzi in Eurozona, mandando in orbita i mercati.

Anche l'Euro / Dollaro USA ha reagito alla prospettiva di un nuovo taglio dei tassi o di un ulteriore ampliamento del quantitative easing, arretrando fino al minimo di 1,07, salvo poi recuperare lievemente a 1,08 USD.

Tra le commodities, il ritorno di fiducia sulle equities mette all'angolo l'oro, ora in calo di mezzo punto percentuale dopo diverse sessioni robuste grazie alla sua qualità di bene rifugio.

In recupero il petrolio (Light Sweet Crude Oil) in scia agli attacchi ai pozzi in Libia, mentre le scorte di greggio in USA sono salite più delle attese.

Rientra l'emergenza spread, che era tornato a correre a causa del faro della BCE sui crediti deteriorati delle banche italiane. Il differenziale di rendimento scende fino a 109 punti base, con un calo di 8 punti base rispetto al valore precedente, mentre il rendimento del BTP a 10 anni che si posiziona all'1,55%.

Tra i listini europei
, Francoforte termina con una plusvalenza dell'1,94%, Londra dell'1,77%, Parigi dell'1,97%.

In rally Piazza Affari con il FTSE MIB che porta a casa un +4,20% grazie alle ricoperture sulle banche.
Alla chiusura di Milano risulta che il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 4,21 miliardi di euro, con un incremento del 18,07%, rispetto ai precedenti 3,57 miliardi di euro; mentre i volumi scambiati sono passati da 1,35 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 1,75 miliardi, mentre i contratti si sono attestati a 465.567, rispetto ai precedenti 389.312.

A fronte dei 229 titoli scambiati, sono giunte richieste di acquisto per 173 azioni. In lettera invece 49 titoli. Pressoché stabili le rimanenti 7 stocks.

Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, in primo piano Mps, che termina con un guadagno del 43% dopo molte sessioni di passione che ne avevano assottigliato la capitalizzazione a 1,5 miliardi di euro. L'Istituto senese riesce dunque a rimbalzare, anche se le tensioni sul titolo restano elevate.

Rimbalzo riuscito anche per il Banco Popolare, su cui Consob aveva vietato le vendite allo scoperto per la giornata odierna, per la Banca Popolare dell'Emilia Romagna e per Unicredit, quest'ultima nel giorno in cui ha annunciato il riacquisto di bond subordinati.

Solo due i titoli negativi del FTSE Mib: Salvatore Ferragamo, ma con un trascurabile -0,40%, e Saipem, che invece è letteralmente colata a picco nel giorno in cui il Cda dovrà decidere il prezzo dell'aumento di capitale.
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