(Teleborsa) -
Nessun segnale di ripresa per Piazza Affari e le altre principali Borse europee, piegate dal
nuovo crollo del petrolio ai minimi da 12 anni.
Stanotte sui circuiti asiatici le quotazioni del greggio sono scese ai minimi dal 2003 in scia ai timori per un eccesso di offerta alla luce del
ritorno dell'Iran sul mercato energetico, mandando
in tilt i listini asiatici ed in particolare di
Tokyo, entrata ufficialmente in una fase di mercato Orso.
A peggiorare il sentiment i mai sopiti
timori per un rallentamento della Cina, timori confermati ieri dai
dati deludenti su PIL, produzione industriale e vendite al dettaglio che tuttavia avevano riacceso le
speranze per nuovi massicci stimoli all'economia da parte di Pechino, sostenendo il recupero delle borse.
Scarna l'
agenda macroeconomica odierna mentre i riflettori si puntano sul
Forum economico di Davos che prenderà il via oggi.
Al centro dei dibattiti i cambiamenti imposti dall'innovazione digitale, anche se il simposio sarà certamente un'occasione per discutere delle attuali turbolenze sui mercati.
Sul valutario, l'
Euro/Dollaro è fermo sui valori della vigilia a 1,091 in attesa del
meeting della Banca Centrale Europea di domani in occasione del quale potrebbero essere fornite anticipazioni sulle prossime mosse di politica monetaria anche alla luce della
debole inflazione in Eurozona.
Tra le commodities, il panic selling sull'azionario favorisce l'
oro, che mostra un aumento dello 0,72% mentre il petrolio mette a segno un rimbalzino fino a 28,78 dollari per barile.
Torna a galoppare lo spread, che si posiziona a 117 punti base, con un forte incremento di 16 punti base, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento dell'1,66%.
Non aiutano il
faro acceso dalla BCE sui crediti deteriorati delle banche italiane e le
tensioni tra il Governo e Bruxelles.
Tra i mercati del Vecchio Continente,
Francoforte e
Londra lasciano sul parterre il 2,90%,
Parigi il 3,34%.
A picco anche la Borsa italiana, con il
FTSE MIB che perde il 3%.
Tutte negative le blue-chip del FTSE Mib, con
MPS ancora bersagliata dalle vendite nonostante il
prolungamento del divieto di short selling imposto dalla Consob.
Oggi i titoli della banca senese hanno toccato il nuovo minimo di sempre, mentre la
capitalizzazione di mercato si è assottigliata a 1,5 miliardi di euro.
Ancora massicce vendite sulle banche dopo il
blitz della Banca Centrale Europea sui crediti deteriorati. Pessime
Unicredit,
Banca Popolare di Milano e
Banco Popolare, tra le
sei banche ad aver ricevuto l'avviso di indagine da parte dell'Eurotower.
A picco anche
Saipem sul crollo del greggio ma anche in scia a
rumors secondo cui la ricapitalizzazione sarà a forte sconto.
Giornata negativa per la galassia
FCA, in particolare per
Exor.