(Teleborsa) - Dovrebbe iniziare giovedì alle 9.30 la discussione in Aula della
Legge di Stabilità, secondo quanto preannunciato dal Presidente del Senato Pietro Grasso.
Legge di Stabilità che uscirà dalla Commissione Bilancio di Palazzo Madama, dove si trova tutt'ora, con una
promozione con riserva da parte della Commissione Europea e
senza due dossier clou: le
misure per il Mezzogiorno e i fondi aggiuntivi per la sicurezza.
Il Governo ha infatti deciso di
rinviare queste due tematiche al passaggio alla Camera perché, come spiegato ieri dal Ministro dei rapporti con il Parlamento
Maria Elena Boschi alla Commissione Bilancio del Senato, si tratta di temi oggetto di dibattito parlamentare che richiedono
ulteriori approfondimenti anche per quanto riguarda la compatibilità con i vincoli di finanza pubblica.
Appresa questa novità, la Commissione ha deciso di aggiornare i propri lavori sulla manovra a stamane alle 9 per consentire alle opposizioni di valutare le prossime mosse alla luce della decisione dell'Esecutivo, anche se la Boschi ha assicurato che il Governo prenderà in considerazione l'esame svolto dalla commissione.
Quanto all'iter della legge
al Senato, si prevede che il
via libera possa arrivare
entro sabato.
Intanto emergono nuovi dettagli sulle
possibile modifiche al testo.
Un emendamento prevede il
pagamento del canone Rai in dieci rate mensili.
Un altro
elimina le tasse sulla casa data in comodato d'uso ai figli o ai genitori, a patto che quella sia l'unica abitazione in Italia del proprietario e che questi vi abbia abitato nel 2015. Escluse dall'esenzione case e ville.
Via libera al
ridimensionamento dei tagli a Caf e Patronati anche se non è stata ancora stabilita l'entità di questo ridimensionamento.
In via di definizione la possibilità di
scontare l'IMU sulle seconde case affittate a canone concordato.
Si ricorda che ieri Bruxelles, al termine della
valutazione dei Budget trasmessi dai Paesi membri dell'Area Euro, ha dichiarato che
la finanziaria tricolore rischia la non conformità al Patto di Stabilità. La Commissione ha inoltre rinviato alla prossima primavera le sue valutazioni sulla possibilità che all'Italia vengano concesse tutti i margini di flessibilità di bilancio previsti dal Patto, su investimenti, riforme e emergenza profughi.
(Foto: CC-BY-2.0)